Congedi Parentali, nella Pubblica Amministrazione il secondo mese è retribuito all’80%
Congedi parentali più ricchi nella Pa. Quest’anno i dipendenti dello Stato hanno diritto a un mese di congedo parentale retribuito al 100%, fino ai 12 anni di età del figlio, e poi a un altro mese retribuito all’80%, fino ai sei anni di età del figlio. Lo ha chiarito il Dipartimento della Funzione Pubblica, a cui è stato posto il seguente quesito: «Questo ministero, al pari delle altre amministrazioni Funzioni Centrali, deve o non deve riconoscere agli aventi diritto il periodo di trenta giorni di congedo parentale retribuito all’80 per cento come quota aggiuntiva a quella già retribuita al 100 per cento, prevista dai vigenti CCNL?». (...)
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Il chiarimento
Nel parere della Funzione pubblica sulle modalità applicative della normativa sui congedi parentali si legge: «Al riguardo, è utile rammentare che, in base all’articolo 45, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai pubblici dipendenti possono essere erogati solo i trattamenti economici espressamente previsti dalla contrattazione collettiva, in combinazione con quanto stabilito dalla fonte legale». E poi. «Nel caso di specie, trattandosi di una misura di nuova introduzione a sostegno della tutela della genitorialità, avente, altresì, una diversa modalità di calcolo per l’anno in corso, si ritiene che la stessa possa essere immediatamente applicabile a tutti i lavoratori dipendenti, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa di riferimento».
Le regole
Fino al 31 dicembre del 2023 un mese di congedo parentale era indennizzato nel privato all’80% (100% nella Pa), mentre gli altri al 30%. Ora invece i mesi retribuiti all’80% sono diventati due nelle aziende, mentre nel pubblico, come detto, adesso è possibile beneficiare di un mese retribuito al 100% e di uno all’80%.
Per chiedere il congedo parentale, le lavoratrici e i lavoratori dipendenti devono avere un rapporto di lavoro in corso. La domanda va inoltrata all’Inps prima dell’inizio del periodo di congedo richiesto. L’indennità è anticipata dal datore di lavoro.
I congedi di paternità
Nel frattempo il governo lavora a un’estensione dei congedi di paternità (pari oggi a 10 giorni obbligatori e uno facoltativo per i padri lavoratori dipendenti del pubblico e del privato, retribuiti al 100% e fruibili tra i due mesi precedenti e quelli successivi al parto). L’Italia infatti si posiziona sotto la media europea (2,2 settimane). Nel 2022, secondo i dati Inps, 173.223 papà hanno fruito del congedo obbligatorio, il 64% dei potenziali beneficiari.
Roma, 27 Marzo 2024
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