Revocato lo stato di agitazione dei poliziotti su contratto - Le tabelle con gli aumenti
"A seguito dello stato di agitazione del Siap, che nell’ultima settimana ha organizzato sit in di protesta e volantinaggi dei poliziotti davanti alle Questure e tutti gli uffici di polizia di ogni provincia, ieri il CdM ha compiuto un passo decisivo dando il via libera al rinnovo del contratto di Poliziotti e Militari ed agli accordi sottoscritti il 23.12.2021 per i Comparti Sicurezza e Difesa (...)
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come dichiarato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. E' evidente che, sotto la spinta dello stato di agitazione e dell’eco mediatico prodotto dai poliziotti aderenti al Siap in un periodo peraltro molto critico, ieri la politica e il CdM ha mostrato di voler rispettare gli impegni assunti tra i diversi Governi che sono succeduti ed i Sindacati delle forze di Polizia e Militari". Lo sottolinea Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap.
"Si attua così - afferma Tiani - il rispetto dell’accordo discusso con il Presidente Conte nel 2019 a Palazzo Chigi in tema di politica dei redditi per incrementare gli stipendi dei pubblici dipendenti, abbassando le tasse in busta paga (Irpef) e finanziando il rinnovo dei CCNL scaduti che, i ministri Brunetta e Lamorgese hanno gestito con autentica sensibilità e responsabilità verso il personale che rappresentiamo, avendo offerto un impegno concreto e generoso, considerato tra l’altro il difficile periodo. Abbiamo risolto grazie al negoziato contrattuale voluto da Ministro Brunetta e dal Sindacato antiche e incancrenite problematiche. Rammento gli aspetti degeneranti delle sperequazioni previdenziali tra Poliziotti e Militari che hanno impegnato anche l’opera del Ministro Orlando che ringrazio. Resta l’amarezza per non essere riusciti a rendere ancora una volta fruibile la specificità retributiva di Poliziotti e Militari che, tra gli altri, il Ministro Brunetta volle con l’art. 19 della legge 183 nel 2010".
"Con le manifestazioni odierne -conclude- tenutesi nelle provincie di Roma e Trento termina dunque lo stato di agitazione, pronti a riprenderlo ove si verificasse la necessità di stimolare l'opera di analisi e soluzione delle problematiche esistenti quali, ad esempio, quelle emerse dal primo Contratto dell’Area Negoziale Dirigenti di Pubblica Sicurezza che necessitano di urgenti misure".
= IN ALLEGATO IL COMUNICATO CON LE TABELLE =