"Potere d’acquisto crollato del 22% nel 2022, carichi di lavoro aumentati"
"Da un anno chiediamo un confronto con il Governo sui temi della sicurezza e denunciamo l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e salari, tre volte superiore a quello di altri paesi del continente europeo considerato, che in Italia, sono più bassi del 12% rispetto al 2008 in termini reali, come certificato dal rapporto mondiale sui salari 2022/2023 presentato dall’Oil (Organizzazione Internazionale del lavoro) a dicembre 2022" (...)
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Lo afferma in una nota il Segretario Generale del Siap, Giuseppe Tiani. "Un quadro molto preoccupante, che impatta con durezza sulle economie delle famiglie specie quelle monoreddito, a cui si aggiungono i costi non più sopportabili delle bollette per via della crisi energetica, delle speculazioni e dell'innalzamento dei tassi di interesse dei mutui. - continua Tiani - L’Area studi Mediobanca nell’ indagine annuale sulle società industriali e terziarie italiane di grande e media dimensione certifica una condizione ancor più preoccupante: il Potere d’acquisto di salari e stipendi è crollato del 22% nel 2022. I dati di Mediobanca confermano una disparità senza precedenti: l’Italia è l’unico tra i paesi dell’Ocse in cui le retribuzioni sono più basse di 30 anni fa. Oggi più di ieri la qualità della vita dei dipendenti pubblici regredisce, atteso che l’Ocse evidenzia come i dipendenti italiani siano i più penalizzati dalla perdita del potere d’acquisto". (segue)
Sicurezza: Siap, 'potere d’acquisto crollato del 22% nel 2022, carichi di lavoro aumentati' (2)
"Le retribuzioni non possono essere una appendice delle priorità del Governo ma la priorità, specie se l’esecutivo è espressione di partiti che sui temi della sicurezza e del contrasto all’immigrazione hanno alzato il proprio vessillo identitario. - aggiunge Tiani - Vanno individuate risorse da immettere in un circuito virtuoso per il lavoro che svolgono i poliziotti e i pubblici dipendenti per retribuzioni adeguate, le diseguaglianze retributive e gli stipendi bassi non sono più tollerabili, perché sono il frutto di un’organizzazione distorta del lavoro e dei capitali". "Indifferibile il previsto confronto con il Governo e l’avvio dei lavori per il rinnovo dei contratti 2022/2024 e i trattamenti accessori (specificità) per ciò che riguarda i poliziotti e il comparto sicurezza. Torniamo a chiedere al Governo ogni utile sforzo per individuare le misure finanziarie da appostare nella legge di bilancio 2024, che dovranno essere adeguate specie in tema di specificità delle forze di polizia e delle autorità di pubblica sicurezza, - conclude Tiani - considerati i carichi di lavoro straordinari e quotidiani che pesano sui poliziotti e gli uomini e donne delle forze di polizia, che com’è noto fanno fronte a tutte le emergenze e crisi come l’immigrazione di massa, con un numero di uomini assolutamente insufficiente per la carenza oggettiva degli organici, la pazienza e il buon senso hanno un limite".