La Rivista del SIAP di Maggio 2012
... Ridisegna, inoltre, il sistema delle relazioni sindacali restituendo un ruolo attivo al sindacato, ora inibito dalla normativa vigente, strumento necessario per affrontare il processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Si punta alla qualità del servizio, superando così la logica dei tagli lineari, del precedente Governo, avendo recuperato il ruolo del sindacato nella gestione di tali processi. Il citato ddl stabilisce, “che le disposizioni della legge, per quanto da esse non espressamente previsto costituisce princ?pi e criteri per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in co-erenza con quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, del medesimo decreto legislativo”, che delimita la platea dei dipendenti di amministrazioni pubbliche interessati, a quelli in regime di diritto privato. Quelli in regime di diritto pubblico come, poliziotti, militari, magistrati, prefetti, ecc… al momento sono esclusi, come lo erano dalla riforma del sistema previdenziale? L'intesa interviene su molti aspetti, compreso il licenziamento disciplinare, per cui se per i privati, dopo che il giudice ha stabilito l’illegittimità del provvedimento, il lavoratore avrà diritto all'indennità o al reintegro nel posto di lavoro, per i dipendenti pubblici, sarà previsto solo il reintegro. Il quadro descritto emerge dalla lettura del tenore del testo, quando riferisce delle garanzie di stabilità.
Nuove regole per i dipendenti pub-blici, previsto il riordino dei licen-ziamenti per motivi disciplinari, certamente diverse dal privato, ma sono evidenti i prodromi per una futura sostanziale equiparazione. Inoltre, poiché si sostiene da più parti, che nell'ultimo decennio le retribuzioni pubbliche sono aumen-tate del 15% in più, rispetto a quelle dei lavoratori privati, non si può escludere che il tema torni all'atten-zione, mi domando, nell'ambito della spending review cui il Governo ha delegato l’analisi dei costi della spesa pubblica? Se così fosse, è evi-dente che si vuole favorire l’azione per accelerare l’equiparazione delle retribuzioni dei dipendenti pubblici con quelle private.