LA RIVISTA DEL SIAP
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La politica di razionalizzazione della spesa, rispetto agli investimenti di denaro pubblico, è oggettivamente necessaria per tenere in equilibrio le esigenze di stabilità finanziaria delle politiche di bilancio del nostro Paese, a fronte di un minor gettito fiscale e di sprechi indicibili nella gestione della cosa pubblica. Il fine è certamente quello di evitare al nostro Stato il “default” e onorare i rigidi accordi contratti con le istituzioni dell’Unione Europea. Infatti, la politica economica e finanziaria in questa delicata fase, si è caratterizzata non solo per la contrazione degli investimenti e nel blocco delle assunzioni della pubblica amministrazione in generale, ma anche per una marcata riduzione sia della spesa corrente sia degli investimenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, oltre che, per il blocco totale dei trattamenti retributivi individuali, derivati dalla narcotizzata politica dei redditi dei dipendenti pubblici. Ciò premesso, il SIAP è orientato alla ricerca di un dialogo costante, che non può essere solo oppositivo rispetto ad alcuni comuni obiettivi dell’Amministrazione, al fine di poter contenere in ambiti fisiologici il disagio crescente di tutto il personale; siamo certi che la nostra politica ha offerto il necessario contributo per far giungere risorse economiche per il 2014, attraverso l’ultima legge di stabilità finanziaria. Una maggiore e più flessibile concertazione sui diversi temi, alcuni dei quali in passato sono stati considerati residuali, si sta rivelando particolarmente utile. La concertazione è necessaria per cercare di alleviare le difficoltà derivanti dal blocco dei trattamenti retributivi e previdenziali di tutto il personale. Facendo così fronte comune, alla ridotta capacità di spesa delle diverse articolazioni organizzative centrali e periferiche del Dipartimento della P.S. i cui fattori negativi sono derivati, da un eccesso di rigidità nell’applicazione indiscriminata dei tagli lineari alla spesa corrente, da parte dei governi degli ultimi anni, i quali hanno negato qualsiasi forma di consultazione o confronto, con il mondo delle rappresentanze sindacali del nostro comparto, così come hanno evitato di tagliare i costi degli sprechi della politica. Il SIAP preso atto di ciò - e solo dopo una dura stagione conflittuale con i precedenti governi - ha orientato e rafforzato le proprie rivendicazioni per la fruibilità dei diritti economici del personale, anche in sede giurisdizionale attraverso i ricorsi. Abbiamo dato, con serietà e rigore, concretezza alle azioni di tutela della dignità professionale e retributiva dei poliziotti, per consentire l’espletamento delle proprie funzioni e il diritto a retribuzioni dignitose; infatti, i colleghi ci hanno premiato. Ill SIAP nel 2014 cresce e segnala un congruo incremento dei propri consensi, nonostante i pensionamenti. Quindi, la nostra scelta è stata premiata, nonostante le difficoltà, sollecitando tra l’altro i necessari processi di riforma: è il caso dell’imminente confronto tra il Dipartimento della P.S. e le OO.SS. sulla bozza di legge delega in materia di riordino delle carriere o di revisione della spesa interna, proprio per cercare di valorizzare sempre più la specificità professionale dei poliziotti.