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Sono stato “battezzato” come SIAAP (Sindacato Italiano Agenti e Assistenti Polizia)  perché proprio di loro, quelli che per gli altri erano gli ultimi per me, SIAAP, erano i primi la base della Polizia di Stato.
Anche quando ho cambiato acronimo dopo il riordino per il SIAP nulla è mutato nel proprio dna.
Sono cresciuto nel tempo grazie alla caparbietà, alla tenacia e alla coerenza di chi mi ha guidato … da tenero alberello, quasi malfermo sulle esili radici sono diventato un albero adulto perché quelle stesse radici si sono fortificate, divenendo robuste e sicure alimentate dalla fiducia delle migliaia di colleghi. 
Sono diventato adulto perché non ho dimenticato il sale della coerenza, perché sono stato innaffiato con l’acqua della capacità politico sindacale messa al servizio dei colleghi. 
Sono diventato adulto perché non ho piegato i miei rami alle lusinghe di una luna nuova o alle proposte per una carriera politica, ho tenuto sempre lo sguardo fisso sulla stella polare rappresentata dalla tutela dei diritti degli uomini e delle donne della Polizia di Stato.
Oggi compio 31 anni.
Sono cresciuto ma tenacia e costanza non mi mancano perché voglio essere, sono e sarò sempre SIAP – il sindacato dei poliziotti che lotta per la base.

Roma, 22 ottobre 2018

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