Il recupero del riposo settimanale è un diritto costituzionalmente garantito
Bergamo, 29/02/2012 - comunicato - Polizia Stradale
Tra le tante difficoltà che l’Amministrazione della P.S. deve affrontare ogni giorno per garantire ai cittadini il servizio sicurezza il Siap credeva non vi fosse quello di “smaltire” i recuperi accumulati dal personale della Polstrada. Evidentemente ci sbagliavamo. E con noi si è sbagliato anche il Dipartimento che probabilmente riteneva di aver chiarito una volta per tutte l’interpretazione della normativa che regola i recuperi riposi con la circolare del 18 giugno 2005 (N. 557/RS/01/72/2005).
Ci pare superfluo citare tutti i passaggi della circolare ma uno ci sembra particolarmente chiarificatore al riguardo: “decorso il termine di 4 settimane senza che il dipendente produca alcuna istanza, l’interessato decade dalla facoltà di scelta e sarà quindi il dirigente dell’ufficio che, valutate le esigenze di servizio, determinerà il giorno in cui far recuperare il riposo non fruito”. Per i riposi festivi la responsabilità è poi tutta dell’Amministrazione dovendo indicare già nelle prime 4 settimane il giorno in cui il recupero deve avvenire.
Senza volerci dilungare troppo, ci limitiamo a formulare una banale considerazione: il collega che accumula qualche riposo è un collega ben disposto a lavorare. Essere inutilmente fiscali non genera armonia. Se poi si sbaglia in modo così marchiano si perde anche di autorevolezza: il riposo settimanale non fruito non ha scadenza perché è un diritto irrinunciabile del lavoratore e costituzionalmente garantito. Il dovere di farlo fruire ricade sull’Amministrazione nel caso il dipendente non si avvalga del diritto di chiederlo nelle 4 settimane successive.
Scegliere di essere più o meno “accomodanti” con i dipendenti è nelle facoltà di un dirigente. Tutelare i colleghi dagli errori dei dirigenti è, invece, tra i compiti del sindacato.