PENSIONI: Presentato uno specifico Ordine del Giorno per Tavolo Tecnico di Confronto

PENSIONI: Presentato uno specifico Ordine del Giorno per Tavolo Tecnico di Confronto

Roma, 21 Marzo 2012 - Politica Sindacale

 ... in risposta e condivisione della manifestazioni dei Sindacati e delle rappresentanze del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico che in questi giorni hanno denunciato il rischio che le proposte del Governo in ordine alla modifica del sistema pensionistico del Comparto, possano cancellare la specificità del Comparto, principio invece irrinunciabile che salvaguradia le specifiche peculiarità del lavoratori e degli operatori del Comparto.

  • ORDINE DEL GIORNO

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.

La Camera, premesso che:

- l’articolo 19 della legge 183 del 4 novembre 2010 riconosce la specificità del ruolo delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenenti, in ragione delle peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali previste da leggi e regolamenti per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti;
- la proposta che il Governo ha avanzato alle Amministrazioni dei comparti in questione, sul tema della riforma pensionistica, è che i lavoratori impegnati nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico sarebbero impiegati fino a 63 e 65 anni mettendo anche in discussione gli attuali meccanismi compensativi;
- tale ipotesi contrasterebbe fra l’altro con la proposta avanzata dal Ministro della Difesa di accelerare l’esito del personale oggi più anziano per dare attuazione alla revisione dello strumento militare;
- risulta evidente che tale limite di anzianità produrrebbe conseguenze negative sull’efficienza del sistema della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico per la diminuzione della possibile prestanza fisica, psichica ed attitudinale del personale;
- sinora non si è svolto un confronto diretto tra il Ministro del Lavoro e le organizzazioni e rappresentanze della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo dei Vigili del Fuoco, delle rappresentanze militari delle Forze di Polizia e delle rappresentanze militari delle Forze Armate;
- nella malaugurata ipotesi dell’annullamento della specificità del comparto dovrebbero essere garantiti ai suddetti lavoratori e operatori gli stessi diritti considerati inalienabili per gli altri lavoratori dipendenti del settore pubblico quali ad esempio i part-time, la flessibilità dell’orario di lavoro in orizzontale e verticale, il diritto di sciopero con astensione da lavoro, il diritto ad esercitare altre attività lavorative purché in modo non preminente rispetto alla funzione di pubblico impiegato, i pieni diritti di associazione e sindacalizzazione per i militari e il venire meno dell’assoluta disponibilità al servizio e della qualifica permanente di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza.
- questo comparto rappresenta una risorsa fondamentale dello Stato il cui funzionamento e la cui efficienza e capacità operativa sono elementi essenziali per la tenuta delle istituzioni e per lo sviluppo del Paese;
- i lavoratori e gli operatori di questo comparto hanno il diritto di vedere salvaguardata la dignità del proprio lavoro.

IMPEGNA IL GOVERNO

A convocare un tavolo tecnico di confronto invitando tutte le organizzazioni e le rappresentanze del comparto e a chiarire sin da ora che non verrà in alcun modo disconosciuta la specificità del ruolo e dello stato giuridico del personale impiegato nelle Forze Armate, nelle Forze di Polizia e nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Roma, 20 marzo 2012


On. Emanuele Fiano

On. Alfredo Mantovano

On. Mario Tassone

On. Giovanni Paladini