Criteri per la Mobilità del personale - Proseguono gli incontri
Roma, 7 luglio 2011 - Esito - Quarta riunione
nella quarta riunione del 7 luglio è stato approvato l'impianto generale per la formulazione delle graduatorie e per l'attribuzione dei punteggi nelle sedi (Comuni) relativamente alla mobilità esterna. Condivisa la posizione del SIAP in cui il principio cardine, immodificabile, è l'anzianità di sede, sia per le sedi ordinarie che per quelle disagiate, secondo quanto previsto dalla normativa in materia; detto principio è integrato dai titoli individuali quali punteggio aggiuntivo che arricchisce il criterio dell'anzianità, il cui punteggio massimo comunque non può essere modificato da altri titoli. I lavori sono stati aggiornati a settembre p.v. per definire i principi per la movimentazione sede per sede e per le modalità relative ai trasferimenti alle specialità.
La nostra posizione: Il giorno 7 luglio si è svolto, presso il Dipartimento, il quarto incontro per il proseguito del confronto sulla nuova disciplina riguardante la mobilità a domanda del personale della Polizia di Stato, appartenente ai ruoli dei Sovrintendenti, Assistenti e Agenti. L’incontro è stato presieduto dal Dr. De Rosa, Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, dal Dr. Massimo D’Ambrosio, Direttore del relativo Servizio, e dal Dr. De Cristofaro, della Direzione Centrale Affari Generali.
Nel corso dei lavori il S.I.A.P. ha affermato, che condivide l’impianto di massima nella parte riguardante l’individuazione dei nuovi principi, che disciplineranno i punteggi per la maturazione del diritto alla mobilità del personale, ma ha richiesto, la necessità di interfacciare la bozza di circolare presentata dall’Amministrazione, con la disciplina che regola i trasferimenti del personale della P.S. per l’assistenza a familiari diversamente abili e altri aspetti, a mero titolo di esempio. Così come per il riconoscimento reale del beneficio legato alle sedi disagiate, le quali, per essere reso fruibile dal personale, si dovrà rivisitare, rideterminandole, il numero delle sedi attuali, poiché nella bozza presentata, è previsto un punteggio aggiuntivo per il disagio del dipendente. Inoltre non può essere trattato separatamente dalla disciplina generale il problema dell’accesso e della mobilità delle specialità sia in entrata sia in uscita, così come per i reparti mobili.
Ciò detto, rispetto alla bozza presentata dall’Amministrazione alle OO.SS, il S.I.A.P ritiene, che il numero massimo delle tre sedi proposte dall’Amministrazione, che il dipendente può richiedere nella propria domanda, laddove per sedi s’intendono i Comuni (e non le province), senza la possibilità di poter inserire anche le provincie, penalizzerà il personale, che necessariamente formulerà una richiesta al “buio” non essendo previsto l’albo delle vacanze dei diversi reparti e uffici. Abbiamo richiesto che il numero delle sedi così considerate dall’innovativo concetto di comune = sede, può essere condiviso per la futura disciplina, ma il numero delle sedi dovrà essere certamente elevato a non meno di dieci, per la stessa regione e non meno di tre per le regioni limitrofe.
Su questo punto, il S.I.AP. è stato irremovibile, ritenendo la proposta dell’Amministrazione in merito alle tre sedi una compressione del diritto alla mobilità dei poliziotti per il trasferimento.
La delegazione del S.I.A.P. guidata dal Segretario Generale Tiani, ha espresso un parere complessivamente positivo rispetto all’impianto di proposta di modifica la mobilità, riservandosi di esprimere le proprie osservazioni scritte, al fine di garantire la massima trasparenza della propria azione sindacale, garanzia per la tutela di tutti i poliziotti. Segnatamente bisogna evitare che Uffici periferici possano scegliere “autonomamente” e senza il nulla osta ministeriale, fuori dalle graduatorie nazionali, personale di varie provenienze e professionalità, come spesso accade per la Polizia Postale, mortificando così, le aspirazioni e le professionalità personali acquisite privatamente o nel corso della carriera da parte di decine di colleghi.
La decisione finale dovrà spettare unicamente all’Amministrazione Centrale, che dispone certamente di strumenti idonei per la valutazione professionale dei propri dipendenti, dei diversi settori della Polizia di Stato, così come al sindacato compete vigilare e creare le condizioni di massima trasparenza, affinché nessuno sia danneggiato o mortificato.
I lavori per la definizione della bozza di circolare in esame, riprenderanno nel mese di Settembre, partendo dall’esame dei criteri per la mobilità nell’ambito della stessa sede, in funzione anche della definizione delle sedi disagiate, che incide su tutta la mobilità nazionale del personale della Polizia di Stato.