Questura di Cremona: il Siap si batte per il rispetto delle regole
Cremona, 24 settembre 2012 - Richiesta d'intervento
Come già dettagliatamente riferito per vie brevi, oramai da qualche tempo, questa O.S. è stata più volte qui sollecitata ad intervenire su talune incresciose situazioni che stanno alimentando un crescente malumore tra il personale interessato.
Nel rigoroso rispetto dei ruoli, questa rappresentanza sindacale ha costantemente cercato di instaurare un corretto dialogo con la Controparte, al solo scopo di offrire un utile contributo alla risoluzione di legittime aspettative del personale.
Dall’attuale Questore di Cremona, purtroppo, sino ad oggi si è sempre riscontrato una totale preconcetta chiusura su qualsiasi problematica rappresentata.
Nemmeno agli albori della Riforma della Polizia di Stato era stato osservato un atteggiamento così ostile nei confronti di una Parte sindacale.
Mentre vi sono Colleghi anziani – meno “fortunati di altri” – che continuano a svolgere un gravoso servizio senza alcuna speranza di poter vedere a breve un giusto riconoscimento a legittime aspettative, qualcuno ci ha consigliato di non creare problemi sino al 31 agosto 2013 e ci ha suggerito: “Una volta nel gregge, è inutile che abbai: scodinzola”.
Ci dispiace per questo qualcuno; ma questa O.S. non è uno yes man!!!
Siamo convinti che Chi ha l’onere di gestire – tra innumerevoli difficoltà – il personale non può rimanere indifferente a legittime istanze rappresentate da OO.SS., forse perché presumibilmente meno servili rispetto ad altre.
Probabilmente l’attuale Questore di Cremona disconosce che “Il Sindacato al servizio dei Poliziotti” non è solo uno slogan; ma, è la semplice realtà delle cose e della storia che ha segnato l’esperienza di ogni onesto – leale – corretto sindacalista.
Autentici sindacalisti che hanno condotto battaglie ideali senza mai essere uno yes man per potersi accomodare a tavola. Quel tanto o poco potere che hanno avuto lo hanno messo sempre a servizio del bene comune, avendo a riferimento in primo luogo la loro coscienza.
Ciò che ci rallegra è che questa O.S. non è sola e non è sir Lancillotto!
Forse l’attuale Questore di Cremona non si è ancora accorto che nella nostra realtà ci sono tantissimi colleghi a pensarla così.
Probabilmente l’attuale Questore di Cremona rifiuta il concetto che una democrazia formalmente perfetta dovrebbe progettarsi in funzione delle minoranze, perché da esse, dalle loro libertà d'espressione, dalle loro prerogative di controllo, dalle loro capacità di critica, discende la stessa legittimazione dell'intero sistema democratico. In questo senso va inteso il celeberrimo aforisma di Voltaire, secondo il quale chi ama la libertà può e deve dare la vita per garantire la possibilità di espressione ad un'opinione radicalmente opposta alla sua.
Non si tratta di una generosa concessione e ancor meno di "tolleranza".
Con la presente si chiede, pertanto, un urgente e risolutivo intervento affinché le attuali preoccupazioni qui rappresentate dal personale interessato non continuino ad essere fonte di spiacevoli sofferenze.
A fronte della ns. richiesta di intervento, sicuramente, il solito ipocrita tenterà di cavalcare la riciclata tesi della campagna ottobrina degli iscritti e/o, ancor peggio, vedremo finalmente apparire le solite manifestazioni di solidarietà.
Tutto ciò non ci preoccupa e né ci potrà stupire; ma ci confermerà la validità della nostra attività sindacale.
Per questo questa O.S. ha ancora fiducia e, detto tutto ciò, ribadisce il fatto che intende battersi, come sempre ed insieme a Chi lo vorrà per il rispetto delle regole.