CDM: il Prefetto Alessandro PANSA, Capo della Polizia.
Roma, 31 maggio 2013
Nato a Eboli in provincia di Salerno, il 9 giugno 1951, coniugato, ha due figli.
Laureatosi in giurisprudenza presso l'università degli studi di Napoli, nel 1975 entra nella Polizia di Stato e opera in Calabria, sia nel settore del contrasto alla criminalità organizzata che al terrorismo. A Roma dal 1982, continua a svolgere attività investigative contro il traffico degli stupefacenti e la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Specializzatosi anche nel contrasto della criminalità economica, contribuisce alla costituzione del servizio centrale operativo, la struttura investigativa di vertice della Polizia di Stato, divenendone poi il direttore nel 1996. In tale ufficio realizza indagini d'importanza notevole a livello internazionale contro il crimine transnazionale.
Conduce anche attività investigative contro le organizzazioni mafiose ottenendo risultati operativi importanti, nonché la cattura di latitanti pericolosi.
Nominato Prefetto nel giugno 2000, assume l'incarico di direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione. L’11 luglio 2003 gli viene conferito l'incarico di direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere. Il 7 novembre 2005, il consiglio dei ministri lo nomina vice direttore generale della pubblica sicurezza, nonché direttore centrale della polizia criminale. Il 4 gennaio 2007 è nominato Prefetto di Napoli.
Dal 6 luglio al 31 dicembre 2007 ricopre anche l’incarico di Commissario di governo per l’emergenza rifiuti nella Regione Campania e dal 31 maggio 2008 anche di Commissario delegato per l’emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nel territorio della regione Campania. Dal 30 agosto 2010 assume l’incarico Capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali.
E' stato membro di alcuni organismi internazionali per la lotta alla criminalità organizzata; nel 2003 ha presieduto il comitato strategico su immigrazione, frontiere e asilo del consiglio dell'unione europea a Bruxelles; ha insegnato, per molti anni, tecnica dell'indagine di polizia giudiziaria presso la scuola superiore di polizia e poi ha insegnato presso la scuola superiore dell'amministrazione dell'interno; ha tenuto numerosi seminari presso università statali e private.
E' stato consulente della commissione parlamentare sull'applicazione dell'accordo di Schengen, oltre che delle commissioni parlamentari sul ciclo dei rifiuti e antimafia.
Ha fatto parte di comitati scientifici di alcune riviste o osservatori sui fenomeni della criminalità; é autore di numerosi articoli pubblicati da riviste specializzate e da organi d’informazione.
E' coautore di diversi testi, tra cui: “Criminalità e finanza” edito dal Mulino; “Dall'informatica amministrativa alla teleamministrazione” edito dall'Istituto Poligrafico e Zecca, dello Stato; “Nuova guida agli adempimenti antiriciclaggio e antiusura” edito dalla Bancaria Editrice; “I soldi della Mafia”, edito da La Terza;
Ha pubblicato nel 2000, insieme con Donato Masciandaro, docente dell'università Bocconi di Milano, “La farina del diavolo”. Nel 2010 ha contribuito con il saggio: “Napoli: criminalità e sviluppo economico” al testo “I costi dell’illegalità - Camorra ed estorsioni in Campania”, edito da Il Mulino.
(fonte Min. Interno)