Condotta antisindacale del Dirigente la Polaria di Orio al Serio
Bergamo, 12 luglio 2013 - Ricorso art. 28
Oggetto: meglio avere la schiena diritta o stare allineati?
Cari colleghi,
oggi si è chiusa una vertenza molto importante per il SIAP: il nostro studio legale ha trasmesso una nota all’Avvocatura dello Stato nella quale ha manifestato la propria rinuncia a portare a conclusione il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori nei confronti del Dirigente della Polaria di Orio al Serio, per il quale era stata fissata per il 17 luglio la prima udienza dinanzi al Giudice del lavoro di Bergamo.
La condotta antisindacale denunciata dal SIAP consisteva nella deliberata volontà del Dirigente di non procedere alla contrattazione semestrale della reperibilità cd. pattizia, nonostante le formali e ripetute richieste del SIAP e l’obbligo contrattuale derivante dall’art. 18 dell’ANQ.
Poiché nella giornata di ieri, a margine della verifica semestrale, la riunione è stata finalmente convocata ed è stato raggiunto un accordo con le OO.SS. provinciali che mancava dal luglio del 2010, il SIAP ha deciso di chiudere il contenzioso e concedere l’opportunità all’Amministrazione di costruire nuove relazioni sindacali. Non c’è alcuna incertezza nell’affermare che gli atti del Dirigente hanno dimostrato una grave mancanza di rispetto per il ruolo del sindacato come istituzione e del SIAP nello specifico. Così come non c’è dubbio che il Dirigente ha convocato la riunione solo dopo aver ricevuto la citazione del Tribunale perché a quel punto gli era chiaro che aveva commesso una violazione contrattuale che lo avrebbe portato ad una sentenza sfavorevole. Sentenza che sarebbe comunque arrivata nonostante l’accordo raggiunto ieri perché esiste giurisprudenza consolidata in materia (cfr. sentenza del Giudice di Teramo del 27 settembre 2012 nei confronti del Questore di quella città).
Ma l’obiettivo del SIAP era il ripristino della legalità e l’affermazione dinanzi a tutti i colleghi della forza e della qualità del sindacato dei poliziotti! Il primo risultato è stato raggiunto con l’ammissione di colpa da parte dell’Amministrazione (la sospensione della reperibilità a partire dal 28 giugno e la convocazione urgente lo attestano). Il secondo lo si può valutare nella sua interezza solo leggendo il verbale relativo all’accordo. Solo il SIAP ha contestato la violazione contrattuale, ha chiesto che l’unica reperibilità giornaliera a disposizione sia applicata agli ufficiali di P.G., ha chiesto alla II Zona altre risorse per pagare più reperibilità e assicurare anche al personale del nucleo anti-sabotaggio il giusto ristoro economico, ha apprezzato l’iniziativa del Dirigente di chiedere al Ministero dell’Interno un chiarimento circa il principio della volontarietà introdotto nell’accordo del 2010 dal SIULP e votato dalle altre OO.SS.
Spiace constatare che il SAP ha cambiato idea rispetto al 2010: questione di allineamento, pare. Allineamento che più recentemente ha coinvolto anche il COISP. Spiace, ma non è una questione di allineamento bensì di libera scelta, che UGL e UIL abbiano manifestato apprezzamento per le proposte del SIAP ma non si siano spinte fino ad esprimere contrarietà rispetto alla proposta dell’Amministrazione. Cosa che invece ha saputo fare solo il SILP che ha tutta la nostra riconoscenza.
Cari colleghi, leggere i verbali delle riunioni sindacali non è la cosa più piacevole che possiate fare: molte volte non lo è nemmeno per gli “addetti ai lavori”. Questa volta provateci. Troverete per esempio che il COISP ha meritatamente raggiunto un obiettivo: l’Ufficio ha assegnato le cellette di sicurezza per la custodia dell’arma individuale al personale del Distaccamento. Troverete anche che il SIULP ha chiesto una cosa simile, ma solo per il personale dell’Ufficio Sicurezza. Il SIAP invece l’ha chiesto per tutti i colleghi che ne sono sprovvisti. Ed è anche stato l’unico che ha segnalato come qualcuno nell’Ufficio abbia superato il limite individuale mensile per lo straordinario programmato (fino a 38 ore!) e possa farne fino a 5 consecutive.
Il SIAP non ha la presunzione di insegnare ad altri cosa e come farlo. Ha la modestia di esprimere sempre il proprio punto di vista e di invitarvi al confronto. Nel SIAP si pensa che ogni conquista sindacale, per quanto piccola e parziale, sia benvenuta. E che costi sempre tempo e impegno a qualche attivista che perlopiù fa volontariato. Ottenere le cellette di sicurezza è un buon risultato visto che l’Amministrazione non ha un obbligo al riguardo. Come e per chi chiederle riflette però un punto di vista o un modo di fare. Così come allinearsi anziché tenere la schiena diritta come fa il SIAP.
Al SIAP così pare. E a voi?
Il Segretario Generale Provinciale
Gianluca Brembilla