Lettera Aperta - Dirigente Polstrada e Dirigente Polfrontiera
Chiarezza nei rapporti – fatto increscioso nel Porto di Ancona
Lettera Aperta
Ancona lì 16 febbraio 2014
Al Dirigente della Sezione Polizia Stradale Ancona
Al Dirigente della Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea Ancona
Oggetto: Chiarezza nei rapporti – fatto increscioso nel Porto di Ancona.-
Questa Segreteria intende informare le SS.VV di un fatto increscioso accaduto
all’interno dell’Area Portuale di Ancona segnalatoci dal personale della Polizia Stradale
nell’espletamento del servizio effettuato congiuntamente al Personale della Motorizzazione Civile
mirato alla verifica delle caratteristiche tecniche e alla idoneità dei veicoli commerciali superiori
alle 3,5t. Il servizio in questione si è svolto nei pressi della Banchina nr. 4 e, come di consueto, i
veicoli da controllare sono stati “scortati” dalle pattuglie della Stradale all’interno dell’Area
Portuale per essere sottoposti a Revisione dal Personale della motorizzazione civile, al termine
della quale, senza che mai detti veicoli siano stati persi di vista, la “scorta” è continuata
nuovamente sino all'uscita della stessa Area.
Purtroppo, a conferma che quanto il legislatore aveva previsto nella Legge 121/81
(Coordinamento delle Forze di Polizia) sia rimasto un fatto incompiuto nonostante gli oltre 30
anni passati dal varo della norma, i colleghi sono stati avvicinati da personale in servizio presso
la Guardia di Finanza che, pensando bene che quello fosse “IL SUO TERRITORIO”, come
dallo stesso affermato, richiamava il Responsabile del servizio della Polizia Stradale chiedendo
spiegazioni in merito al mancato avviso al loro personale dell’avvenuto ingresso nell’Area Portuale.
Chiaramente non abbiamo dubbi sul fatto che il Responsabile del servizio, con le dovute
cortesie del caso, abbia evidenziato che la loro presenza in loco era subordinata ad un ordine di
servizio - conseguente da un’apposita Ordinanza emessa dal Ministero dell’Interno
congiuntamente al Ministero dei Trasporti - con l’indicazione del giorno dell’orario e di quel luogo
specifico per l’espletamento dei controlli. Non dimentichiamo che ogni veicolo viene debitamente
registrato sia dal personale della Motorizzazione Civile che della Polizia Stradale.
Dopo il primo episodio, su descritto, nel momento che i colleghi sono transitati in uscita
dal varco, scortando il mezzo sottoposto a revisione, si sono ritrovati davanti ad uno “schieramento”
di 6 -7 finanzieri che provvedevano a fermare, il medesimo veicolo, per controllarlo a loro volta.
Escludendo sull'opportunità o meno di fermare il veicolo, infatti “nulla quaestio”, sicuramente però
sottolineiamo il metodo utilizzato... (forse si voleva dimostrare con i fatti la locuzione verbale
utilizzata da chi aveva affermato inizialmente “questo è mio territorio”; che tristezza...).
Il SIAP intende esprimere, come primo punto, piena solidarietà ai colleghi della Stradale, i
quali devono già sopportare le molteplici difficoltà quotidiane se poi, si aggiungono altre create da
personale di altre Amministrazioni, per meri principi feudali, la situazione diventa del tutto
ingestibile.
Per quanto sopra esposto questa Organizzazione Sindacale chiede alle SS.VV (ognuno per il
proprio ambito e competenza) di intervenire (magari congiuntamente) nelle opportune sedi al fine di
evitare che tali spiacevoli situazioni abbiano a ripetersi, evidenziando a qualche “interprete”
della sicurezza sul territorio il reale spirito che la normativa ha previsto con la Legge 121/81 .
Siap Provinciale Ancona il Coraggio del cambiamento… l’unica Vera alternativa
LA SEGRETERIA PROVINCIALE