BOLLETTINO SETTIMANALE NR. 6 - LA SICUREZZA IN GIOCO
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Queste le parole del presidente del Consiglio. E, come diremmo in uno scambio amichevole di chiacchiere, ci può pure stare e ci stiamo. Ma noi vorremmo proporre un altro slogan: riscattiamo la sicurezza. Liberiamo dal giogo di vincoli di bilancio, di sforbiciate e rottamazioni varie un settore vitale del Paese che, per la sua specifica peculiarità non può essere considerato al pari di altri settori pubblici. Non ci stancheremo mai di sottolineare che noi non vogliamo creazioni di sacche di privilegio ma il rispetto della specificità del lavoro degli operatori della sicurezza, creatori di sicurezza essi stessi ogni qual volta con la sola presenza, mentre pattugliano una strada qualsiasi di una città qualsiasi, sono deterrente per la micro criminalità, per esempio, ed elemento di rassicurazione per i cittadini. I diktat della spending review non possono abbattersi indiscriminatamente, tradursi in tagli lineari che rischiano di decapitare il sistema sicurezza. La crescita, lo sviluppo del nostro Paese passa inevitabilmente dalla sicurezza, intesa come investimento e risorsa inalienabile. E sono ancora giorni molto difficili per la Polizia e per i suoi uomini; una valanga di polemiche anche su una presunta spaccatura nella Polizia le quali il SIAP, attraverso una dichiarazione del Segretario Generale Tiani, reputa non rendano un buon servizio alle istituzioni “ … I sindacati su posizioni diverse non vuol dire una polizia spaccata istituzione e diritto di rappresentanza sono due cose diverse. La polizia e' unita e democratica all'interno della quale le diverse sensibilità sindacali su temi delicati per i cittadini possono dare l'idea di un corpo lacerato. Ma questo è un errore di valutazione che noi respingiamo con forza e lavoriamo ogni giorno affinché l'istituzione sia sempre compatta e al servizio del paese e per questo abbiamo sempre condannato e preso le distanze dagli eccessi nell'uso della forza che la legge ci concede.” Ma dopo quanto è successo in occasione della partita di Coppa Italia del 3 maggio, è giunto il momento di dire basta con il gioco al massacro dei poliziotti: “Abbiamo bisogno di atti e scelte concrete da parte di chi governa il paese. Abbiamo assistito in questi giorni, all’attacco mediatico, scatenatosi contro gli uomini e le donne della Polizia di Stato, dopo l’inopportuno gesto del Sap sul caso Aldrovandi, dal quale il Siap ha preso le distanze condannandolo. Ora chiediamo che la stessa indignazione,che ha pervaso l’opinione pubblica, le istituzioni e gli stessi media, la provino anche per quanto successo negli incidenti prima della finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. I poliziotti non sono servi di nessuno ma servitori di uno Stato, che spesso dà l’impressione di aver abdicato al proprio ruolo quando si tratta di supportare e tutelare la loro funzione''.''Abbiamo bisogno di atti e scelte concrete da parte di chi è preposto a governare il paese. Necessario quindi che la politica ricrei le condizioni per riaffermare la dignità e l’autorevolezza degli uomini e delle donne in uniforme, preposti a garantire la tutela delle attività dei cittadini nelle loro diverse espressioni, tra cui quelle sportive. Gli operatori di polizia, sono stufi che sulle gravose difficoltà del loro lavoro si continui a glissare, lasciandoli soli nei momenti cruciali in cui è maggiore il bisogno di un reale supporto. Le Forze di Polizia se continuano ad essere demotivate e frustrate sono un ulteriore elemento di negatività per l’intera collettività e per la credibilità delle Istituzioni. Oramai, alla stregua dei fatti quotidiani sembra davvero difficile continuare a credere di poter espletare il nostro servizio per il paese in condizioni di serenità''.''Invito rappresentanti istituzionali che ricoprono ruoli di grande responsabilità ad essere più cauti ed equilibrati nelle dichiarazioni indirizzate all’operato delle forze di polizia''