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Per questi operatori, a nostro parere, deve essere previsto un indennizzo per l’acquisto del vestiario “borghese” che va dai buoni acquisto - da utilizzare presso negozi di abbigliamento convenzionati - all’assegnazione del vestiario direttamente in un unico esercizio commerciale convenzionato, a seconda degli accordi presi direttamente dalle Autorità competenti. Alla nostra vertenza il 16 marzo il Dipartimento della P.S. inviava una risposta oggettivamente non soddisfacente, concludendo che “ … in un’ottica di gestione ottimizzata delle risorse, peraltro l’esiguità delle stesse non consentirebbe comunque di soddisfare tutte le richieste, ma in particolare, qualora il numero degli aventi diritto fosse elevato, a ciascuno verrebbe attribuita una aliquota pro-capite particolarmente esigua, a scapito della qualità e della funzionalità dei capi acquistati”.
Non paghi di tale risposta, in data 2 aprile, la Segreteria Nazionale portò la problematica direttamente all’attenzione del Signor Capo della Polizia sottolineando, tra l’altro, una palese quanto ingiustificata sperequazione di trattamento, per il personale in servizio presso le varie articolazioni della Polizia Scientifica rispetto al restante personale che opera in abiti civili.
A tale vibrata denuncia, la Direzione Centrale per gli Affari Generali in data 15 settembre ha comunicato che “… non sussistono preclusioni al riconoscimento dei buoni acquisto per vestiario, qualora le attività di ausilio effettuate dal personale della Polizia Scientifica vengano definite come specifiche attività di polizia giudiziaria, ai sensi delle normative vigenti e, quindi, inserite dai competenti Uffici nella segnalazione, alla Direzione Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale, del fabbisogno riferito all’anno successivo”.
Una vittoria targata SIAP; il nostro impegno e un risultato per i colleghi. Buon SIAP.

Roma, 15 Settembre 2015

La Segreteria Nazionale

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