1400 VICE ISPETTORI: IL SIAP SCRIVE AL CAPO DELLA POLIZIA
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hanno creato tra i colleghi malumori e incredulità, sebbene siamo nel campo dei diritti soggettivi, ma, considerata la materia, è inevitabile che il Sindacato si senta e sia coinvolto. Diverse centinaia sono le richieste giunte presso le nostre sedi, domande e dubbi cui ritengo bisogna dare risposte e cercare di trovare soluzioni adeguate. Ciò premesso, nella mia qualità di rappresentante dei poliziotti sento il dovere, come ho già fatto per analoghe problematiche, è appunto il caso della vertenza per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei nei concorsi per Vice Sovrintendente e Agente, di chiedere un Suo personale intervento, affinché l’Amministrazione dia una risposta alle legittime aspettative dei poliziotti. Uomini e donne che hanno atteso per molti anni la possibilità di partecipare a un concorso, per accedere a una reale progressione di carriera, aspetto che, in una fase politica e sociale in cui i contratti di lavoro non vengono rinnovati da oltre sei anni, assumono anche un’importante valenza rispetto la progressione retributiva.
Il SIAP diversamente da alcuni personaggi che, ahimè, indossano la nostra uniforme, e non ho remore a definire professionisti dell’ingannevole demagogia populistica, politica e sindacale, evita di usare a proprio vantaggio il malumore che attraversa la categoria a tutti i livelli. Con l’argomento carriere è facile manipolare la buona fede e il consenso di chi vive un disagio reale, il SIAP ha scelto di essere coerente con la propria storia, proprio per non deludere il mandato di rappresentanza degli interessi che i poliziotti nostri iscritti ci hanno affidato. Colgo l’occasione per anticiparLe che non potrei mai condividere scelte in tema di progressione di carriere e concorsi interni che privilegino “arruolamenti” dall’esterno specie in questo periodo. Ciò detto, va considerato l’enorme ritardo in tema di riordino delle carriere prodotto anche dalla incondivisibile visione sull’argomento delle precedenti gestioni del Dipartimento di PS e da certa politica sindacale irresponsabile e miope, che le ha sostenute. Per essere chiaro, coloro i quali oggi chiedono soluzioni sono gli stessi che, nel recente passato hanno contrastato con forza le soluzioni prospettate, essendosi spinti sino a porre veti nelle trattative con l’Amministrazione, proprio in tema progressione di carriera della base attraverso lo strumento dello scorrimento delle graduatorie degli idonei. Tornando all’oggetto della presente, le maggiori lamentele e perplessità manifestate dai colleghi hanno riguardato la singolare distribuzione delle votazioni ottenute dai candidati.
Infatti, moltissimi colleghi hanno già presentato regolare richiesta di accesso agli atti. Sono certo che Lei, come ha mostrato in ogni circostanza, ove vi fosse un fondamento di legittimità della doglianza, non farà mancare la Sua autorevole indicazione agli uffici competenti, affinché offrano la massima collaborazione, al fine di rendere trasparente ogni aspetto che riguarda le procedure amministrative. Considerati i probabili ricorsi amministrativi che i singoli candidati potrebbero decidere di presentare, ritengo che da parte dell’Amministrazione possano essere valutate soluzioni in autotutela, modalità queste attraverso le quali si possono trovare le soluzioni più idonee a risolvere le problematiche emerse. Scelta che servirebbe sicuramente a non inceppare ulteriormente il funzionamento della complessa macchina dei concorsi con nuovo aggravio di lavoro per gli Uffici e ritardi non più tollerabili per il personale. Come anticipato, non voglio proferire parole utopiche e ingannevoli per fini che potrebbero apparire diversi, rispetto alla richiesta di soluzione reale dei problemi, ma Le chiedo di valutare l’opportunità di insediare un tavolo di confronto ad hoc, anche eventualmente nell’ambito delle relazioni tra il sindacato e l’Amministrazione per i lavori in itinere in attuazione della delega per il riordino delle carriere.
Considerato che la mancanza di Vice Ispettori e ufficiali di PG è notoriamente cronica e crea disfunzioni e inefficienze, signor Capo della Polizia, il SIAP ritiene che non debba essere ulteriormente incrinato il rapporto fiduciario che intercorrere tra Amministrazione e dipendenti, considerato che alcuni, irresponsabilmente, da tempo lavorano per minarlo e lacerarlo, come credo Le sia noto.
Sono certo che Ella non farà mancare il Suo determinante apporto risolutore nell’interesse di tutti, con stima porgo deferenti saluti,
Il Segretario Generale Giuseppe TIANI
= NUOVO TESTO: SI PREGA VOLER SCARICARE IL NUOVO DOCUMENTO ALLEGATO, POICHE' PER MERO ERRORE MATERIALE PRECEDENTEMENTE E' STATO CARICATO UN FILE PROVVISORIO =