SERVIZI MIGRANTI A XX MIGLIA EMERGENZA CONTINUA SENZA FINE  DALLA MORTE DEL COLLEGA DIEGO TURRA PER I POLIZIOTTI DEL 6°REPARTO MOBILE DI GENOVA NON E\' CAMBIATO NULLA

SERVIZI MIGRANTI A XX MIGLIA EMERGENZA CONTINUA SENZA FINE DALLA MORTE DEL COLLEGA DIEGO TURRA PER I POLIZIOTTI DEL 6°REPARTO MOBILE DI GENOVA NON E' CAMBIATO NULLA

ANZI LA SITUAZIONE E’ PEGGIORATA: RIPOSI SISTEMATICAMENTE SALTATI, FERIE NEGATE, CARICHI DI LAVORO AUMENTATI IN PERCENTUALI ESPONENZIALI

SERVIZI  MIGRANTI A  XX MIGLIA: EMERGENZA  CONTINUA SENZA FINE  DALLA MORTE DEL COLLEGA DIEGO TURRA PER I POLIZIOTTI  DEL 6°  REPARTO MOBILE  NON E’  CAMBIATO NULLA. ANZI LA  SITUAZIONE  E’  PEGGIORATA: RIPOSI  SISTEMATICAMENTE  SALTATI, FERIE  NEGATE, CARICHI  DI  LAVORO AUMENTATI  IN PERCENTUALI ESPONENZIALI L’AMMINISTRAZIONE NON DA’ RISPOSTE. I  POLIZIOTTI  GENOVESI  VOGLIONO LAVORARE IN SICUREZZA  PER GARANTIRE IN MODO TRASPARENTE UN SERVIZIO COSI’ DELICATO,  VISTO IL DRAMMA DEGLI IMMIGRATI ED IL DIFFICILE  MOMENTO DOVUTO ALL’ALLARME TERRORISMO 

  Da oltre un anno il personale del Reparto Mobile di Genova contribuisce ai servizi presso la frontiera di Ventimiglia, dove si lavora ormai in condizioni di emergenza, ma l’estate che sta trascorrendo ha visto picchi inediti e forsennati di lavoro. Gli organici della Polizia di Stato che operano nella città frontaliera di Ventimiglia continuano a essere pesantemente sottodimensionati ed invece di essere rafforzati si supplisce (qui come su altre frontiere) con l’aggregazione dei Reparti Mobili che sono specialisti dell’ordine pubblico ma non sono formati sulle competenze delicate dell’immigrazione. L’esigenza di liberare il territorio frontaliero dalla presenza dei migranti impegna i poliziotti del 6°Reparto Mobile di Genova alle sempre più frequenti scorte dei trasporti di migranti su e giù per l’Italia che quest’anno hanno toccato punte mai viste, prima con l’uso di mezzi aerei poi – forse per limitare i costi – su strada. Si tratta di lunghissimi spostamenti da Ventimiglia a Taranto in cui il personale di diversi Reparti si “dà il cambio” lungo la tratta scortando nei vari segmenti i pullman di migranti. Sono spostamenti “di facciata”, apparentemente inutili dal momento che i migranti dirottati da Ventimiglia ad altre parti d’Italia spesso già il giorno seguente, sono di nuovo alla stessa frontiera di Ventimiglia. Taluni risalgono il paese in treno ancora prima che i pullman che li hanno trasportati a Taranto siano rientrati a Ventimiglia. L'aumento esponenziale del numero dei migranti da spostare verso il sud Italia invece di essere supportato da nuove risorse economiche viene sopperito facendone ricadere il peso ed il rischio sui poliziotti genovesi. Infatti invece di aumentare il numero dei pullman noleggiati con autisti (2 per mezzo) è stato raddoppiato il numero dei migranti che vengono fatti salire sui mezzi, togliendo la scorta della polizia che prima viaggiava a bordo. Si è scelto di sacrificare la sicurezza dei colleghi: i pullman sono stipati ora di migranti fino all’ultimo posto utile, il trasporto di 100 persone con relative soste e rallentamenti in autostrada può causare seri problemi all’incolumità del personale e dei cittadini nel caso di fughe di massa durante il viaggio. Segnaliamo anche le condizioni igieniche spesso disastrose dei vari appoggi logistici al servizio: dal commissariato di Ventimiglia dove i migranti trascorrono le notti sotto il controllo dei colleghi dormendo per terra, senza bagni dedicati e areazione, passando per le aree dove si svolgono le varie pratiche di controllo, fino ai 2 bagni chimici dentro la struttura della Polizia Stradale di Bugnato dove i colleghi devono accompagnare a fare i bisogni fisiologici a turni 100 persone, con tempi biblici e condizioni facilmente immaginabili. Vari  contingenti  di  Polizia  rimangono  in  servizio  tutto  il  giorno  per  queste  scorte,  prestando  molte ore  di  straordinario  che  -  al  contrario  del  noleggio  di  bus  e  relativi  autisti  -  vengono  pagate  troppo poco  (un  agente  per  un  ora  di  straordinario  percepisce  10,25€  LORDI  ovvero  nemmeno  7  € NETTI!!!) I  pasti  dei  poliziotti  sono  consumati  spesso  tramite  sacchetti  o  pranzi    frettolosi  e,  in  qualche  caso, vengono  saltati  se  si  fa  troppo  tardi,  come  accaduto  di  recente  il  13  Settembre,  quando  il personale  si  è  pagato  da  solo  un  pasto  decente. In  tutto  questo  non  esiste  a  oggi  alcuna  forma  di  valutazione  fisica  e  psicologica  del  personale  e  la tragica  scomparsa  dell’amico  e  collega  Diego  Turra  che  aveva  smosso  giornali  e  media  nei  giorni del  fatto,  già  dopo  i  funerali  è  stata  dimenticata. Ancora  il  17  Settembre  il  SIAP  Genova  ha  incontrato  la  direzione  del  Reparto  e  il  medico competente  Dottor  Sergio  Garbarino,  peraltro  autore  di  pubblicazioni  scientifiche  su  questi  temi, apprendendo  che  purtroppo  ad  oggi  nulla  è  ancora  stato  sancito  a  livello  ufficiale  per  valutare  le condizioni  di  salute  ed  il  rischio  fisico  e  psicologico  dei  singoli  dipendenti,  salvo  l’attività  su  base volontaria  con  percorsi  terapeutici  esterni  Ma  come  è  possibile  affidarsi  a  una  valutazione  così parziale  e  non  regolamentata? In  quell’incontro  abbiamo  segnalato  con  forza  che  i  colleghi  del  Reparto  Mobile  di  Genova,  visto l’intensificarsi  dei  servizi,  non  fruiscono  da  un  anno  di  riposi  regolari  e  non  possono  organizzare  la loro  vita  quotidiana:  ogni  volta    la  stessa  storia,  sia  attende  lo  squillo  del  telefono  che  annuncia  che il  previsto  riposo  è  stato  cancellato  oppure  che  le  ferie  non  possono  essere  garantite  o  vanno f irmate  “giorno  per  giorno”  o  accettate  all’ultimo  momento. Questo  sì,  è  fonte  di  stress,  per  uomini  con  età  media  sempre  maggiore  che  non  possono  gestire la  vita  familiare  come  sarebbe  previsto  dagli  accordi  di  lavoro. Anche  su  questo  tema  le  risposte  sono  sempre  le  stesse,  vaghe.  Nuovamente  ci  siamo  sentiti  dire di  continuo  che  l’emergenza  finirà,  ma  ogni  giorno  c’è  un  problema  ulteriore  e  un’emergenza nuova  e  anche  oggi,  18  Settembre,  molti  colleghi  sono  stati  chiamati  a  lavorare  quando  avrebbero dovuto  godere  del  meritato  e  indispensabile  riposo. Così  non  si  può  andare  avanti,  per  questo  il  SIAP  di  Genova,  al  fine  di  tutelare  i  poliziotti  del  6° Reparto  Mobile  di  Genova  utilizzerà  ogni  strumento  sindacale  a  disposizione  per  ridurre  il  rischio professionale  della  categoria. Sia  ben  chiaro,  i  poliziotti  del  Reparto  di  Bolzaneto  vogliono  continuare  ad  assicurare l’importantissimo  supporto  che  in  un  momento  così  delicato  stanno  garantendo  alla  società  ma  lo vogliono  fare  in  sicurezza  e  nel  rispetto  della  dignità  delle  persone  che  a  causa  della  mancanza  di chiare direttive giuridiche vengono sottoposte a continui e spesso inutili spostamenti 

Genova, 18 settembre 2016

 Il Segretario Generale Provinciale 

Roberto  Traverso   

LINK RASSEGNA STAMPA:

http://telenord.it/2016/09/19/emergenza-migranti-a-ventimiglia-siap-situazione-insostenibile-per-i-poliziotti-del-6reparto-mobile-bolzaneto/