DPCM: 80 € - RIORDINO - CONTRATTO
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Ciò detto, il SIAP con impegno cerca di mantenere fede al mandato ricevuto dai poliziotti, per la rappresentanza e la tutela dei propri diritti. Portiamo avanti le vertenze con il nostro stile, evitando l'inutile e spesso nocivo clamore, lontano dai riflettori della strumentalizzazione. E' noto che il SIAP da tempo svolge un preciso ruolo all’interno delle dinamiche sindacali e politiche del comparto sicurezza, e nelle necessarie relazioni e confronto con il mondo politico, lavoriamo con impegno per portare a casa risultati concreti, al fine di dare un segnale e qualche risposta ai lavoratori della Polizia di Stato che, da troppo tempo attendono misure che li riguardano. Per cogliere gli obiettivi prefissati, riteniamo pericolosi inutili strappi istituzionali, anche con il vertice della nostra amministrazione, convinti assertori che la delicatezza del momento, ci imponga in via preliminare il raggiungimento dei risultati e, vanno messe da parte le polemiche e il conflitto sindacale spicciolo e improduttivo, utili solo a rallentare la fruibilità dei finanziamenti dedicati a noi dall’ultima legge di bilancio. Prioritario per il SIAP raccogliere per tutti i poliziotti, il frutto di un lungo lavoro e complesse mediazioni nella fase di discussione e preparazione della legge di bilancio licenziata dal parlamento. Tutti gli attori istituzionali ci riconoscono pubblicamente la capacità negoziale di saper rappresentare gli interessi della categoria, sia con i Governi che con le opposizioni parlamentari più moderate e responsabili, naturali interlocutori degli uomini in uniforme, uomini e donne che lavorano per le istituzioni dello Stato. Ciò premesso, anticipiamo che l'iter di formazione del DPCM che il Governo emanerà a breve, conterrà quelle risposte che i poliziotti attendono. Ci riferiamo nello specifico, all'apertura del tavolo per il rinnovo del Contratto di Lavoro triennio 2016-2018, quantificazione delle risorse per il Riordino delle carriere e il bonus degli 80 euro. Provvedimenti preannunciati dal Sig. Ministro dell'Interno e dal Sig. Capo della Polizia, che arrivano dopo la buia stagione del blocco contrattuale, che ha visto il SIAP rivendicare in prima linea, in tutti i luoghi ove si discute e decide e, non solo, attraverso qualche comunicato farlocco o notizie rubate qua e là e diffuse attraverso i social, poi gli stessi personaggetti che firmano comunicati in quantità industriale non li incontriamo ove ci si confronta con chi decide, risultano sempre o quasi sempre assenti. La legge di bilancio all’articolo 52 c.1 ha istituito un Fondo per il pubblico impiego con una dotazione complessiva di euro 1920 milioni di euro per il 2017 e 2630 milioni di euro dall’anno 2018.
Nello specifico per quello che attiene i nostri interessi il SIAP, pur apprezzando lo sforzo messo in campo dal Governo non ha condiviso la scelta del DPCM quale strumento per distribuire le risorse al personale della Polizia di Stato e dei Comparti della Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico e, considera detta modalità un dispositivo che rallenta la fruibilità degli incrementi salariali e di carriera destinati ai poliziotti, frutto del nostro lavoro e impegno e di quello della nostra amministrazione che, per essere intellettualmente onesti ha giocato e sta giocando un ruolo di primissimo piano al fianco dei sindacati più autorevoli, credibili, responsabili e impegnati a portare risultati alla categoria e non a questo o quel partito, la veste di vacuo tribuno del popolo in uniforme non ci appartiene. L’effetto dei tempi lunghi che produce il DPCM per esempio, è la momentanea sospensione degli 80 euro mensili, nonostante il Bonus per il 2017 sia stato riconfermato dalla Legge di stabilità, infatti l'emolumento sarà percepito con la mensilità di febbraio/marzo (si lavora per renderlo fruibile a fine febbraio), con arretrati dal mese di gennaio 2017, questo è certo. Una conferma quella degli 80 euro che vale complessivamente un finanziamento pari a 480 milioni di euro per il solo anno 2017. L’impegno del SIAP è stato e sarà quello di renderli strutturali dal 1 gennaio 2018, e utilizzeremo tutte le prerogative e libertà sindacali per questo obbiettivo.
Inoltre per quello che attiene il riordino delle carriere per l’anno 2017 il DPCM libererà risorse tra i 230 e i 250 milioni di euro, che si aggiungono ai 147 milioni di euro già disponibili e frutto degli accantonamenti degli ultimi anni. In sintesi, il finanziamento definitivo e strutturale produrrà riflessi positivi sulla verticalizzazione (incrementi di punti parametrali) dei parametri per tutte le qualifiche, avanzamenti in carriera di qualifica o ruolo e scatti economici, tutte voci che agiscono sull'incremento del salario mensile, del reddito complessivo e sui relativi accantonamenti per la pensione e la liquidazione. Il finanziamento destinato al riordino delle carriere a far corso dal 1 gennaio 2018 sarà, di 300 milioni di euro, più 147 ml, più i 480 ml strutturali.
Per la riapertura della stagione contrattuale del pubblico impiego e del nostro comparto, vengono liberate ulteriori risorse, la cui quantificazione è in corso di definizione e dovrà essere ulteriormente integrata dalla legge di bilancio del 2017, alla luce dell'accordo sindacale sottoscritto il 30 novembre 2016 come anticipato in altri comunicati, e si aggiungeranno ai 300 milioni di euro all'anno già previsti per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, triennio 2016-2018.
Atti e fatti concreti che dopo otto anni, dai tagli lineari del Governo Berlusconi, Ministro dell'Interno Maroni, per la prima volta è stata segnata una inversione di tendenza, non solo per il personale ma anche per la programmazione dell’acquisto e l’ammodernamento dei mezzi e attività strumentali. In pochissimi sanno, proprio perché scrivono solo comunicati farlocchi ma poi sono fuori da qualsiasi interlocuzione o trattativa sindacale e politica che abbia un senso, che all’articolo 80 della legge di bilancio appena varata è stato istituito un fondo con una dotazione di euro 70 milioni per il 2017 e di 180 milioni di euro all'anno per il periodo 2018-2030.
Inoltre il DPCM libererà risorse per 120 ml di euro per i concorsi finalizzati al reclutamento di giovani poliziotti, considerato che la Polizia di Stato nei prossimi 12 anni perderà 40.000 uomini per raggiungimento del limite massimo dell'età prevista per la permanenza in servizio.
Dopo il varo della legge di bilancio il DPCM conterrà il frutto del lavoro e delle mediazioni svolte con il Governo, il Parlamento e l'Amministrazione, il SIAP aprirà il conflitto sindacale e scenderà in piazza a muso duro solo se gli accordi non saranno rispettati, o qualcuno degli attori istituzionali verrà meno agli impegni che con noi ha assunto.
Quando si rappresenta una categoria di lavoratori a cui sono attribuite funzioni delicatissime, come quella degli uomini e le donne della Polizia di Stato bisogna sempre ricordare che, le legittime rivendicazioni del personale devono essere sempre rappresentare dal Sindacato tenendo presente le condizioni reali in cui queste vengono avanzate, diversamente non si è credibili e si vanifica il ruolo e la capacità d'incidenza del sindacato dei poliziotti. Non dimenticare questo aspetto è un segno di maturità del Sindacato di Polizia, che così dimostra di essere inserito appieno nel contesto sociale del paese e non essere considerato un corpo estraneo, che utilizza strumentalmente l’utopia come base per la rivendicazione della sua azione. Questo non sarebbe giusto in primis per i poliziotti che meritano rispetto e serietà da chi li rappresenta ma soprattutto verso quella parte di società che, come dicevamo oggi soffre oltremodo.
Il SIAP è questo: la tutela dei poliziotti senza dimenticare chi soffre.
Roma, 28 Gennaio 2017
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SI ALLEGA VERSIONE CORRETTA, SI PREGA NON CONSIDERARE LA PRECEDENTE IN QUANTO CARICATA PER ERRORE