Immigrazione: emergenza&urgenza
Quello dell'immigrazione è un fenomeno talmente vasto che sarebbe alquanto riduttivo tentare di esaurirlo in sole poche righe ed è proprio per tale motivo che in questa sede corre l'obbligo soffermarsi su un particolare aspetto di tale fenomeno: quello che riguarda il “nostro Paese”, quello che riguarda la “nostra Città”, quello che riguarda la “nostra Caserma Polifunzionale Berardi di Bari”.
A tal proposito, la notevole affluenza di migranti già preannunciata nei giorni precedenti si è di fatto consolidata nelle giornate del 15 e 16 c.m. con uno sbarco di oltre 640 cittadini extracomunitari, provenienti prevalentemente da Camerun, Sudan, Nigeria, Ghana, giunti nel porto di Bari a bordo della nave HMS ECHO della Marina Britannica e identificati dapprima sul molo 31, dove è stata predisposta la postazione di primo intervento, e poi nel Centro Polifunzionale della Polizia di Stato.
Giust'appunto, è proprio la prefata Caserma Berardi che, disponendo di una struttura organizzativa tale da riunire i diversi Uffici di Polizia, tra cui il IX Reparto Mobile, il Compartimento di Polizia Stradale, gli uffici dell’UPGSP, del Reparto Prevenzione Crimine, della IX Zona Polizia di Frontiera, ospita finanche il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, al quale, come di consueto, viene affidato il compito di procedere al fotosegnalamento ed identificazione dei migranti.
Tuttavia, seppur così efficacemente strutturata, la notevole quantità di migranti e la conseguente difficile gestione degli stessi hanno paralizzato la nostra caserma Polifunzionale.
Difatti, fin dal primissimo arrivo dei cittadini extracomunitari nella caserma, le criticità sono risultate fin troppo evidenti: non solo la commistione tra colleghi in servizio nei vari uffici di Polizia all'interno della Caserma e la notevole quantità di migranti, ma anche la promiscuità nell'utilizzo dei servizi igienici, altrimenti destinati ad un esiguo numero di colleghi in forza presso il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, tanto grave da pregiudicarne le condizioni igienico sanitarie e da richiedere l'ausilio di bagni chimici.
L'interrogativo a questo punto è d'obbligo: “Vi era l'impellente necessità di trasformare la nostra Caserma del Polifunzionale Berardi in un centro Hot Spot ?”.
Evidentemente NO...
La prevedibilità del notevole flusso migratorio che ormai affligge, da svariati anni orsono, il nostro territorio rileva la necessità di predisporre: in primis l'installazione di un'infrastruttura tecnologica che prevede un punto d’accesso alla rete dati dedicata presso lo Scalo Marittimo nel Porto di Bari ove poter collegare all’occorrenza il c.d. Morning Lab già in dotazione al Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica ed in secondo luogo, delle postazioni idonee al fotosegnalamento ed identificazione direttamente ove è previsto il punto di approdo delle motonavi.
Va rammentato che tale ultima possibile soluzione è già operante in altre provincie pugliesi!
Si chiede, inoltre, l'attivazione di sanificazione periodica di tutti i locali interessati da tale evento da effettuarsi “fuori dagli orari di lavoro (ore serali e notturne)” nel rispetto del T.U. n. 81/2008 sulla Sicurezza del Lavoro.
Tanto doveva codesta Segreteria Provinciale.
Bari, 18/07/2017
La Segreteria Provinciale