Una notte (da incubo) sulla Volante
Lodi, 30 gennaio 2012 - SIAP LODI
C’era una volta la Volante… molti si chiederanno cosa sia! È la massima espressione che l’Istituzione/Stato possa impegnare su di un territorio. La Volante della Polizia di Stato rappresenta quell’apparato organizzativo che assicura a tutti i cittadini/contribuenti la Prevenzione e il Soccorso Pubblico. A Lodi, invece, tutto ciò non combacia con la realtà dei fatti.
Sabato notte, ore 01.30: giunge una chiamata sull’utenza di Pronto Intervento, più comunemente “113”. L’interlocutore riferisce all’operatore del COT (Centro Operativo Telematico) che all’interno del pub “Fushion”, ubicato in questa via Cavallotti, vi è un gruppo di giovani ubriachi, che arreca disturbo. La Volante, ricevuta la nota, si porta sul posto segnalato. È l’unica Volante del turno. I poliziotti, presi i primi contatti, procedono al controllo e all’identificazione degli astanti. Si forma un capannello di giovani barcollanti, in preda ai fumi dell’alcool. Gli operatori della Volante fanno quasi a fatica a riportare l’ordine e la calma. Si, fanno fatica! È strano vedere due “soli” poliziotti nel cuore della notte circondati da un drappello di uomini che li sovrasta, pronti a tutto… ma non importa! Sono solo poliziotti… qualcuno esclama! Quei due poliziotti, oltre alla loro buona volontà e grande professionalità, non hanno altro. Non possono chiedere l’ausilio di un’altra Volante, perché non vi è altro personale sul territorio: sono da soli. Soli, a volte, col loro destino. E per questo devono fare di necessità virtù. Hanno riportato la calma e redarguito qualche giovane; tanto, da invitare l’amico sobrio ad accompagnarlo a casa. Sono soddisfatti per il lavoro che hanno svolto, nell’interesse di tutta la comunità lodigiana e, soprattutto, per essere usciti illesi da un confronto impari. Si avvicinano all’auto di servizio e, con loro immenso stupore, si accorgono che è stata fatta oggetto di un vandalismo gratuito: il cofano anteriore e le fiancate sono state danneggiate con vistose striature, procurate da qualche oggetto acuminato; mentre, i vetri presentano macchie di saliva organica: “Pazzesco!”. Quale sicurezza è data alle “donne e uomini” della Polizia? Non siamo più i controllori, ma i controllati. Questo grazie alle esigue forze che vengono impegnate ogni giorno sul territorio per garantire Sicurezza e Ordine Pubblico: la provincia di Lodi non fa eccezione! A questo punto dobbiamo fare un passo indietro e dare ragione a chi, nel luglio 2009, voleva introdurre nel “Pacchetto Sicurezza” le cd. “Ronde”; almeno le nostre strade sarebbero state più sicure, come anche i nostri “Colleghi” che, per poco più di mille e trecento euro al mese, ogni giorno rischiano la vita.
Questa Segreteria Provinciale S.I.A.P. (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) ha più volte, in questi mesi, denunciato la carenza del personale in cui versa la Questura di Lodi nonché la carenza di mezzi. Non sono bastate le rimostranze e le lettere pubblicate per esternare tutto il disappunto degli “Operatori” della Polizia di Stato, per una politica al risparmio: siamo “Indignati”. La nostra categoria (poliziotti) ogni giorno fa i conti con sempre più problemi legati alla burocrazia e al risparmio. Le Istituzioni latitano e i problemi aumentano: non c’è più Sicurezza e Tutela del Lavoro… Quella “Sicurezza” tanto pubblicizzata, come se fosse un prodotto da banco. Uno slogan pubblicitario sbandierato con la sola finalità di acquisire consensi, non più a garanzia e a tutela del cittadino che ha riposto la propria fiducia nelle forze dell’ordine e nelle Istituzioni tutte.
Il Segretario Provinciale SIAP
Gianni Bianchi