Vice Sovrintendenti: I Fatti chiudono il becco ai ciarlatani
Roma, 15 Febbraio 2012 - Politica Sindacale
L’esperienza maturata nella militanza sindacale attiva sul territorio, e alla guida del sindacato poi, ha portato tra l’altro al risultato che praticamente nulla, o quasi nulla, ci sorprende più.
Certo sarebbe anche a nostro parere, deontologicamente corretto che gli ”scivoloni” o i “colpi bassi” li dovessimo contestare alla controparte genericamente intesa. E non a quelli che teoricamente si presume siano i nostri compagni di viaggio nella tutela e nella difesa degli interessi dei colleghi.
Probabilmente il punto è proprio questo; i sindacati in alcune occasioni non si muovono in sintonia, pur nella legittima diversità delle forme di “lotta” scelte e delle proprie opinioni, l’obiettivo principe, cioè la difesa dei colleghi tout court viene barattata con una spicciola logica di bandiera, di casta, di casa propria, di orticello ben curato e lontano dalla fatica delle rivendicazioni dello scontro reale, come un sindacato degno di questo nome deve fare, sempre nel rispetto delle regole.
Perché questo succede, sempre più frequentemente nel mondo sindacale della polizia; occorre lottare anche contro altri sindacati per affermare una idea, per tutelare i diritti e le aspettative dei colleghi.
Per la lunga e dolorosa questione degli idonei al concorso per Vice Sovrintendenti, all’inizio della nostra SOLITARIA quanto documentata e documentabile battaglia, abbiamo sentito tanti “chi ve lo fa fare? Perché vi state imbarcando in una battaglia senza speranza?”. E tanti di voi, colleghi, iscritti e non, lo avete vissuto e notato nelle vostre realtà lavorative, sono centinaia le mail arrivate in Segreteria Nazionale dove VOI affermavate: “Siete gli unici che si stanno interessando a noi”.
Il concorso di cui parliamo è quello a 108 posti indetto con DM del 19 settembre 2008 e successivamente elevati a 291 con DM 19 settembre 3 luglio 2009.
La via crucis dei colleghi inizia con la somministrazione dei quiz, i quali nascondono una quantità indefinita di errori nelle risposte multiple. Alla luce degli appurati errori, abbiamo chiesto all’Amministrazione, con l’ausilio del nostro consulente legale, che fosse rivista la graduatoria finale, considerato l’acclarato errore nei questionari, i quali hanno di fatto inibito a molti la possibilità di raggiungere un punteggio utile per la graduatoria finale. Questo su un piano prettamente materiale.
Concettualmente era, per noi, sostenibile l’ipotesi dello scorrimento della graduatoria non solo in virtù dei citati errori ma anche per le migliaia di vacanze nel ruolo e nella qualifica.
Il 30 luglio 2009, la Segreteria Nazionale S.I.A.P. invia una nota (all. 1) all’allora Ministro dell’Interno Maroni e al Capo della Polizia, per sostenere “le istanze della base in materia di progressione di carriera e le aspettative dei 1300 colleghi che chiedono legittimamente, di essere avviati al corso di formazione per Vice Sovrintendenti essendo risultati idonei …”; “ … la scelta amministrativa da noi sollecitata, oltre a dare il giusto riconoscimento professionale alle aspirazioni del personale … andrebbe a sanare … la vacanza del ruolo …”. La risposta dell’Amministrazione del 24/9/2009 (all. 2) non fu per nulla soddisfacente, tanto che tornammo a chiedere di conoscere esattamente le vacanze nel ruolo cui seguì un’altra laconica risposta del 28 ottobre 2009 del Dipartimento. Solo numeri.
A fronte delle richieste nel frattempo avanzate dai colleghi, i rappresentanti del S.I.A.P. sul territorio e i componenti della Segreteria Nazionale, tengono affollate assemblee con il personale per cercare una sintesi delle diverse idee e cercare insieme quale poteva essere la strada migliore da percorrere per ottenere il riconoscimento delle legittime aspettative. (all.3)
L’ipotesi di patrocinare una specifica azione legale, data la complessità della materia non ferma il SIAP, che attiva anche i canali per il confronto con la politica, alla ricerca di una soluzione, un atto di buona amministrazione; è del settembre 2009 difatti una specifica interpellanza parlamentare da noi sollecitata al Ministro dell’Interno presentata e firmata dall’On.le Marco Minniti, già vice ministro dell’interno nel Governo Prodi.
Nel frattempo il consulente legale predispone delle istanze da far presentare ai colleghi interessati, i quali lo richiedevano secondo le singole necessità che scaturivano dalle diverse posizioni giuridiche di ognuno (ipotesi a: batteria dei quiz somministrati con risposte sbagliate. Ipotesi b: errori nella trasmissione iscrizione e/o valutazione dei titoli individuali al foglio matricolare ecc…).
Non si ferma, però l’attività politico sindacale, in senso stretto; difatti il 21 novembre 2009 (all. 4) chiediamo un incontro con i vertici del Dipartimento, convinti come siamo che da un “ … confronto tra l’Amministrazione e il Sindacato possa emergere una soluzione percorribile, in via amministrativa, per avviare tutti i 1318 idonei al corso di formazione professionale”.
Mentre comunque il SIAP andava preparando l’avvio delle procedure legali, altri si prodigavano a consultare maghi e indovini nonché togati con tanto di “pareri pro veritate” (a beneficio di chi? Della propria cecità divisione sindacale e della superficialità riservata a una problematica seria e fondata, così sentita e vissuta con sofferenza dai colleghi?) solo per tentare di demonizzare l’iniziativa del SIAP.
In pratica c’era e c’è gente che si preoccupare più di screditare il SIAP che di cercare soluzioni condivise per il benessere del personale.
Nel frattempo il Dipartimento risponde alle nostre sollecitazioni e il 17 febbraio 2010 si svolge l’agognato incontro presieduto del prefetto Cecere Palazzo, Direttore Centrale per le Risorse Umane e un nutrito gruppo di dirigenti dei diversi uffici del Dipartimento : Risorse Umane, Relazioni Sindacali, Ufficio Affari generali, Ufficio contenzioso e affari legali, Servizio personale e responsabile delle procedure concorsuali. (all. 5)
Per qualcuno poteva esser l’occasione del riscatto. Così non è stato. Il SIAP è stato l’unico sindacato tra le organizzazioni più grandi che non ha avallato soluzioni tampone che rischiavano di aggravare il danno già patito dai colleghi dal nostro punto di vista, anche in quell’occasione gli atteggiamenti ostruzionistici ed i veti sindacali di alcune oo.ss. hanno avuto la meglio purtroppo, nonostante l’amministrazione fosse ben disposta a trovare una soluzione congrua al problema (all. 6)
Di quanto andiamo dicendo vi è traccia e documentazione: le mail dei colleghi – iscritti e non – il nostro sito e tutti i nostri canali comunicativi sono stati inondati di messaggi, comunicati e sms informativi. Sfidiamo chiunque a smentirci. E per qualcuno “un bel tacer non fu mai scritto”.(all. 7)
Il 24 febbraio 2010 depositiamo, espletate le formalità relative all’iter delle notifiche, il ricorso per la “… declaratoria dello scorrimento della graduatoria di merito del 2 dicembre 2009 nonché per l’annullamento del decreto di rettifica della medesima graduatoria di merito …”. (All. 8)
Non mancano comunque i comunicati per i colleghi finalizzati a chiarire e spiegare l’attività svolta (comunicato del 5/3/2010 Il vento della menzogna non può piegare la verità all. 9; comunicato dell’11/3/2010 Aggiornamento sul ricorso al TAR, all. 10; nota del 25/3/2010 Aggiornamento sul ricorso al Tar, all. 11; Lo stato delle nostre iniziative a tutela dei 1318 Vice Sovrintendenti del 14 maggio 2010, all. 12; Ancora notizie sul ricorso riservato ai Vice Sovrintendenti del 27/5/2010, all. 13; Avviate le notifiche all’Amministrazione per il deposito del secondo ricorso del 10/6/2010, all. 14; Fissata per il giorno 8 luglio la discussione per la sospensiva del 29/6/2010, all. 15).
La vicenda strettamente giudiziaria subisce una battuta d’arresto – momentanea – con una decisione sorprendente quanto paradossale: è rigettato il ricorso perché viene eccepito un vizio di forma relativo alle notifiche. Singolare perché proprio la stessa Amministrazione aveva comunicato, per le vie ufficiali, dove eseguire le notifiche.
Di fronte ad una palese forma di ostruzionismo capzioso che ha cercato di evitare il confronto serrato in un’udienza pubblica, attraverso la discussione nel merito, la Segreteria nazionale, però non ha ceduto il passo e non ha desistito; da qui parte la storia del ricorso al Consiglio di Stato tuttora pendente. A dispetto delle chiacchiere dei soliti giuristi dell’ultima ora e avvocatucoli da dispensa in edicola. Continuiamo a essere convinti di essere nel giusto e della bontà delle nostre rivendicazioni, confortati in questo anche dai pareri di autorevoli esperti e dalla giurisprudenza.
Ad aprile del 2011 si volge una riunione – fortemente voluta dal SIAP - presso il Dipartimento della P.S. a proposito delle procedure concorsi l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo sovrintendenti; è l’ennesima occasione per ribadire la nostra posizione, con forza e coerenza, per lo scorrimento della graduatoria dei vincitori non idonei che, per il SIAP, rimane l’unica strada percorribile nell’ottica di quella buona amministrazione invocata per sanare ritardi e incongruità evidenti e palesemente riconosciute.
Parallelamente prosegue l’attenzione del SIAP a quello che si muove nell’ambito della politica che pungolata e sollecitata, si occupa delle problematiche relative alle gravi incongruenze dei vincitori idonei nei concorsi pubblici. In Parlamento ci sono dei progetti di legge che potrebbero fornire una soluzione politica alla problematica dello scorrimento delle graduatorie dei non idonei – proposte di legge che essendo bipartisan per una volta danno la cifra dell’attenzione che finalmente la politica pare dare alle nostre problematiche. Siamo gli unici a chiedere di essere ascoltati dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; riusciamo ha organizzare un incontro, grazie ai buoni uffici del presidente del Forum Sicurezza del PD On. Fiano e del nostro segretario generale, con l’on.le Cesare Damiano che è uno degli estensori dei progetti di legge di interesse e, per rispetto della nostra trasparenza e correttezza, invitiamo all’incontro alcuni colleghi iscritti e non, in rappresentanza del nutrito gruppo di ricorsisti. Ad oggi il testo unificato sulle disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi pubblici è al vaglio dell’XI^ Commissione permanente alla Camera dei Deputati.
Ripetiamo l’invito; qualcuno provi a smentirci. All. 16 e All. 17.
Non da ultimo poi l’incontro del 17 gennaio u.s. con il nuovo Ministro dell’Interno in cui alla presenza del Capo della Polizia abbiamo ribadito la nostra richiesta, e i problemi collegati al blocco dello scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni per V. Sovrintendente, considerata tra l’altro la vacanza in ruolo di miglia di posti, oltre a lamentare il ritardo dell’atteso riordino delle carriere.
Nel frattempo proseguono gli attestati di stima di quanti, tra i colleghi, iscritti e no, hanno compreso appieno lo spirito della nostra iniziativa; coloro i quali invece ci accusavano di un’iniziativa tesa a “far cassa” di tessere e si sono prodigati a far conti in tasca al sindacato, possiamo ben dimostrar non certo a loro, che in questi anni non abbiamo lesinato impegno e dedizione, passione e ingegno in una battaglia che reputiamo tutt’altro che persa, a dispetto dei detrattori non del SIAP ma del buon sindacato che, purtroppo per loro, hanno dimenticato di saper fare. Forse. Noi continuiamo a crescere, siamo giunti a quota 13.000, a dispetto dei detrattori autoreferenti e pieni di boria per una storia che loro non hanno scritto, e non scriveranno. Ma questo accade perché le nostre istanze, sono la sintesi dei problemi che vivono i colleghi ogni giorno nei posti di lavoro, ma soprattutto noi ci esponiamo pubblicamente quando assumiamo una posizione, in assoluta trasparenza, non lo facciamo nelle private o dorate stanze dei palazzi romani, per poi affermare in farneticanti comunicati noi lo avevamo detto, o l’avevamo già fatto. La nostra battaglia per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei continua, agli altri lasciamo le chiacchiere, poveretti.
S.I.A.P. … e sei dalla parte giusta
la Base lotta per la Base
Roma, 15 Febbraio 2012