Incontro per la definizione del FESI 2020 - Esito

Incontro per la definizione del FESI 2020 - Esito

Si è tenuto, oggi 9 giugno, l’incontro per la definizione dell’intesa sul FESI relativo all’anno 2020. In apertura dei lavori il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, Vice Prefetto Maria De Bartolomeis, ha spiegato che, accogliendo le istanze di parte sindacale, verranno riconosciute ai fini dell’attribuzione dell’indennità di presenza collettiva tutte le assenze dal posto di lavoro derivanti dall’applicazione della legislazione emergenziale del periodo COVID, e segnatamente quelle di cui all’art. 87 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18.

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Saranno quindi utili ai fini del calcolo delle giornate di presenza sia le giornate di lavoro agile, o smart working che dir si voglia, che le giornate di assenza disciplinate dai commi 6 e 7 dell’art. 87 medesimo (dispensa temporanea cautelare dalla presenza in servizio e periodi di assenza imposti dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico).

Verranno altresì conteggiate come presenza effettiva le assenze derivanti dai periodi di assenza dal servizio dovuti agli accertamenti diagnostici dei figli.

È stato parimenti confermato che eccezionalmente, e sempre con riferimento alla congiuntura emergenziale, ove sussistano i presupposti l’indennità di controllo del territorio verrà corrisposta congiuntamente all’indennità di ordine pubblico, così accogliendo le pressanti sollecitazioni che sin dallo scorso anno avevamo prodotto a tal fine.

Quanto infine alla ripartizione delle somme disponibili (poco più di 140 milioni di euro) sulle varie voci, il Dott. Chirchirillo, responsabile del TEP, ha spiegato che, rispetto allo scorso anno, c’è una disponibilità aggiuntiva sul FESI di circa 7 milioni di euro. Tuttavia, dato l’accresciuto numero di presenze rispetto all’anno 2019 – circa 800 mila in più – mantenendo invariati gli importi stabiliti nell’accordo dello scorso anno il disavanzo sarebbe di soli 3 milioni e 700 mila euro circa.

Sulla base di questa disponibilità aggiuntiva, vagliate le varie opzioni percorribili, abbiamo proposto di aumentare il cambio turno a 10 euro (prima erano 8,70) e, tenendo precauzionalmente una riserva utile a sanare eventuali conguagli per errori contabili, convogliare il residuo sulla produttività collettiva. Dai conti fatti dovrebbe essere così possibile aumentare la voce della indennità giornaliera da 4,80 euro a 4,92 euro.

Per quel che invece concerne l’utilizzo della quota parte relativa ai 210 milioni di euro che, nelle more della stipula del contratto di lavoro, continuano ad essere direttamente corrisposti sul FESI, e la cui entità in concreto ancora non è stata definita, abbiamo chiesto di destinarli interamente alla voce della produttività collettiva.

Le nostre indicazioni sono state condivise da tutto il tavolo sindacale e positivamente recepite anche dall’Amministrazione.

Atteso quindi il raggiungimento dell’intesa di massima, che prima di poter essere formalizzata dovrà comunque attendere ulteriori verifiche tecnico contabili, escluso che, dati i ristretti tempi a disposizione, il pagamento possa avvenire nel mese di giugno, si prevede di riuscire ad accreditare i rispettivi importi in concomitanza con il pagamento dello stipendio della mensilità di luglio.

 

Roma, 9 Giugno 2021

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