"Costretti a mobilitazioni e proteste pubbliche"  Milano, 28 ago. (askanews) - "Lo abbiamo espresso sin da subito, e lo ribadiamo ancora una volta, che il nostro apprezzamento sullo sforzo fatto dall'esecutivo per reperire le risorse per il rinnovo del contratto, scaduto da tre anni, nonostante la cifra stanziata che pur essendo apprezzabile è ben lontana da quella occorrente per recuperare il deficit maturato dal potere di acquisto delle nostre retribuzioni considerato che oggi l'inflazione reale si attesta oltre il 13% mentre l'aumento copre solo un 5,8% del gap inflattivo, era frutto soprattutto dell'impegno che il governo aveva assunto in materia di riconoscimenti alla nostra specificità, retributiva e previdenziale. Non solo perché fissata per legge, ma quanto perché con essa si riconoscono i sacrifici del personale oltre che aumentare l'operatività nel contrasto al crimine, nel controllo del territorio e a garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica. Oggi, per la previdenza dedicata per la quale sono stati previsti 70 milioni di euro da destinare con un apposito tavolo di confronto, purtroppo, dobbiamo denunciare che quel tavolo non e' ancora stato convocato. Cosi' come il tavolo per la definizione del primo contratto per la dirigenza del Comparto che, a distanza di ben sette anni e nonostante i nuovi finanziamenti, non e' ancora stato riaperto per chiudere il relativo accordo. Una situazione di impasse, queste appena evidenziate che, se non risolte, potranno avere gravi ricadute anche sul tavolo del personale non dirigenziale, atteso che al non pieno recupero del gap inflattivo si aggiunge anche una insufficienza di risorse per la specificita' di quest'ultimo, costringendo il sindacato, per il mancato rispetto degli impegni assunti, a forme di mobilitazione e di protesta pubblica". Cosi' Felice Romano, Segretario Generale del SIULP e Giuseppe Tiani, Segretario Generale del SIAP, in rappresentanza anche dei Dirigenti e Funzionari della Polizia di Stato aderenti al SIULP e al SIAP,denunciano lo stato di impasse delle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro e per la mancata definizione della previdenza dedicata che sta provocando gravi danni al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, lanciano un appello al governo affinche' rispetti gli impegni presi. "Conosciamo la serieta' e l'impegno del Ministro Piantedosi per raggiungere il miglior accordo possibile a tutela del personale che rappresenta. Ma sappiamo anche, perche' l'abbiamo gia' vissuto in passato sulla nostra pelle, come il mancato impegno delle risorse stanziate possa comportare, in tempi di estreme difficolta' delle finanze pubbliche come quelle che si paventano all'orizzonte, il rischio di un recupero da parte del MEF di tutti i finanziamenti che non sono stati impegnati. Una simile ipotesi comporterebbe, nonostante l'alto senso di responsabilita', a prescindere dalle responsabilita' politiche e tecniche, una sola risposta, la piazza", concludono i sindacalisti.