SIAPInform@ nr. 8 del 11 Maggio 2013 - Politiche della Sicurezza, necessario dialogo e risorse
... se si vogliono affrontare efficacemente i rischi quotidiani delle manifestazioni di piazza e gli ordinari servizi di tutela per i cittadini ed il Paese. Nel contempo ha deluso profondamente la decisione del governo di relegare la festa della Polizia nel chiuso delle caserme, mostrando così di non aver colto l’essenza dell’evento che dalla smilitarizzazione della PS in poi, è sempre stato inteso come occasione di dialogo tra la polizia e i cittadini a cui partecipato anche le scuole, nel più ampio progetto di consolidare e migliorare il rapporto di fiducia che deve esserci tra collettività e istituzioni. Con coerenza, condividiamo e sosteniamo la scelta della sobrietà e del contenimento delle spese, ma non possiamo non rilevare che le manifestazioni pubbliche della Polizia di Stato che incontra i cittadini, possono essere realizzate anche a costo zero e senza ulteriori oneri per le casse pubbliche. Siamo convinti che l’impegno di tanti uomini e donne della Polizia di Stato in questi anni non solo ha garantito le libertà democratiche, ma ha creato e diffuso la cultura del dialogo per una sicurezza partecipata, non vorremmo che le condizioni culturali di quell’impegno venga tradito. Se si cancella il momento di gioioso confronto che la festa pubblica della fondazione della polizia nelle piazze d’Italia rappresenta, il rischio è quello di farci tornare indietro di decenni, risvegliando così, la sopita cultura corporativa che ha accompagnato la storia delle forze dell’ordine, non a caso l’ultimo slogan scelto per la festa della Polizia nel 2012 recitava “C’è più sicurezza insieme” in continuità con il percorso culturale e democratico della Polizia di Stato del più datato: “Insieme tra la gente”.