SIAPInform@ nr. 13 del 29 luglio 2013 - L'impegno continua
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La settimana scorsa abbiamo incontrato il signor Capo della Polizia, Prefetto Pansa, un confronto costruttivo chiaro e franco, tra poliziotti, tra uomini che hanno responsabilità di Stato e quelli che devono lottare per il benessere e lo stipendio dei poliziotti organizzati in Sindacato, ben consapevoli comunque dei reciproci ruoli, paralleli e al contempo convergenti rispetto alle finalità generali, con questo spirito ci siamo riconosciuti e reciprocamente apprezzati, in sintesi abbiamo avuto la chiara impressione, di poter sviluppare un buon lavoro sinergico con il nuovo Capo della Polizia che ha le idee molto chiare dal nostro punto di vista. Nell’occasione la delegazione SIAP ha consegnato un articolato documento, in cui sono state dettagliate le priorità delle problematiche del personale e del Comparto. Registriamo anche, con cauta soddisfazione, che le numerose sollecitazioni, la massiccia sensibilizzazione attraverso le note inviate a tutti i gruppi parlamentari e non ultima la manifestazione di protesta del 18 luglio u.s. hanno portato alla convocazione del SIAP e delle altre OO.SS. da parte del Ministro Alfano per un primo confronto che si terrà il giorno 29 luglio p.v. - Anche in questa occasione il SIAP presenterà un dettagliato documento su alcune delle materie di competenza del Ministro e del Governo, nel quale ribadiremo la necessità che siano adottati provvedimenti urgenti a sostegno e tutela dei poliziotti, a partire dal rinnovo contrattuale per uno stipendio che sia adeguato al lavoro che svolgiamo, sino al riordino delle carriere, così come riproporremo la separazione dei comparti e lo sblocco per la piena perequazione degli anni 2012 e 2013 degli assegni di funzione. Mentre dai quotidiani apprendiamo che, per quello che può essere definito un pastrocchio internazionale, saranno ancora una volta gli uomini della Polizia di Stato a essere messi sotto accusa, siamo sospettosi di fronte ad alcune dichiarazioni, per le quali una certa evasione fiscale può essere giustificata. Lo riteniamo, come cittadini e come uomini dello Stato, inaccettabile perché, a nostro avviso, la profonda crisi del Paese non giustifica alcun comportamento illecito. Quante situazioni ci troveremmo a giustificare in questo modo? Se rigore è che lo sia per tutti e non solo per le solite categorie di tartassati. L’impegno per uscire dalla crisi ci deve vedere compatti senza deroghe e senza sacche di privilegio, di caste ve ne sono fin troppe. Nel frattempo, il SIAP incontrerà il giorno 1° agosto il Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, D’Alia. Alla laconica quanto generica nota di convocazione, risponderemo con un dettagliato intervento, convinti come siamo che nessun calderone possa essere utile alla nostra categoria; gli argomenti che devono essere affrontati, necessitano di essere circoscritti e circostanziati per essere analizzati studiati e risolti.