SIAPINFORM@ n. 18 - 25 NOVEMBRE: LA MESTA PROTESTA DEI POLIZIOTTI
in Sardegna si consumava quello che i meteorologi continuano a definire “evento eccezionale” a causa del quale morivano sedici persone, compreso un nostro collega sorpreso dalla furia della natura mentre, con altri poliziotti, stava facendo il suo dovere, prestava soccorso e scortava un’ambulanza. È anche questo il nostro Paese: dove ogni giorno gli uomini in uniforme silenziosamente svolgono il proprio dovere sino all’estremo sacrificio. Ci ritroviamo storditi ancora una volta attorno alla bara di un collega, avvolta nel tricolore così amato da tutti noi e per il quale si perde la vita. Mentre il popolo è beffeggiato quotidianamente da uomini incompetenti e cinici, assolutamente privi del minimo senso di responsabilità e da competenze adeguate agli incarichi che svolgono, troppi sono gli inetti che assumono responsabilità che non sono in grado di svolgere a tutti i livelli. Abbiamo visto decine di colleghi con le divise infangate, con gli occhi ed il volto stanco intenti a lavorare al fianco dei cittadini e dei volontari. Volontari essi stessi per un Governo che continua a sottovalutare il ruolo strategico e sociale degli operatori della sicurezza, affrontando con superficialità ed approssimazione le questioni del Comparto della Sicurezza e tamponando le singole emergenze. Per tutto questo eravamo in piazza. Una piazza triste in cui le bandiere del sindacato sventolavano sì, ma con lo scoramento nel cuore degli uomini/poliziotto che le portavano.