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al Tavolo del neo Direttore dell’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Prefetto Maurizio Masciopinto e dalla neo Dirigente dell’Ufficio Ispettivo di Vigilanza Dirigente Sup. Medico Daniela Giusti. Presenze che, oltre a rappresentare un chiaro segnale di discontinuità rispetto all’immagine esclusivamente “sanzionatoria” dell’Organo di Vigilanza, rafforzano le potenzialità del Tavolo che ha come obiettivo principale quello di far applicare la complessa normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro nel rispetto della “specificità” dell’attività svolta dai poliziotti, oggettivamente esposti ad alti rischi professionali soprattutto al di fuori delle cosiddette “Aree Riservate”.

Per questo, come abbiamo sempre sostenuto, la prevenzione dei rischi, attraverso l’introduzione di specifici “protocolli sanitari”, così come è stato fatto per combattere la pandemia Covid-19, rappresenta lo strumento più efficace che abbiamo a disposizione per far rientrare nella “valutazione del rischio” situazioni operative che sino ad oggi non sono state prese in considerazione dai Datori di Lavoro (per esempio per la prevenzione del disagio psicologico o la prevenzione dei rischi nei servizi di ordine pubblico o nei servizi svolti su veicoli della Polizia di Stato).

Tutte le OO.SS. presenti hanno chiesto che l’imminente introduzione del DVR (Documento Valutazione dei Rischi) informatizzato - testato positivamente in via sperimentale presso otto datori di lavoro - venga disposta uniformemente su tutto il territorio nazionale, in modo che i circa 800 datori di lavoro presenti lo possano utilizzare tutti e senza eccezione alcuna. Su questo argomento il SIAP ritiene che seppur la normativa attribuisca ai singoli datori di lavoro un’autonomia d’indirizzo, il DVR uniformato rappresenti per loro una risposta alla giustificata richiesta di supporto ed indirizzo che da anni viene dagli stessi rivendicata e che tra l’altro rafforza la richiesta che il nostro sindacato ha reiterato durante l’incontro, ovvero la necessità di provvedere al più presto alla nomina dei datori di lavoro sul territorio nazionale, così come previsto dal decreto attuativo D.M. 127/2019 il quale è stato applicato solo per quelli presenti presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza (fermo restando la validità delle pregresse nomine vigenti).

La recente emanazione della circolare sull’individuazione dei Preposti ha confermato il principio sostenuto dal SIAP ovvero che si deve tener conto della specifica attività professionale all’interno della quale il Preposto deve svolgere la propria funzione che dovrà essere diversificata in base al livello di rischio lavorativo specifico esistente nell’ambiente lavorativo. In particolare si andranno a creare due diverse situazioni che dovranno essere valutate dai datori di lavoro anche se la mancanza di perentorietà, a nostro parere, creerà interpretazioni diverse sul territorio.

 Þ La prima riferita ad attività ordinarie continuative o non continuative ove la figura del Preposto sarà garantita dal responsabile presente operativamente sul posto di lavoro in base alla turnazione giornaliera (Senza la necessità di nomina formale: PREPOSTO DI FATTO)

Þ La seconda riferita ad attività specifiche particolarmente rischiose che necessitano di una presenza qualificata come per esempio presso la Polizia Scientifica, all’interno dei poligoni di tiro, quelle garantite dagli artificieri oppure per quelle che prevedono l’utilizzo di particolari attrezzature che emettono agenti pericolosi (nomina formale: PREPOSTO DI DIRITTO)

In conclusione possiamo affermare che la riunione è stata positiva perché, come abbiamo detto,  rafforza ulteriormente il lavoro che si sta facendo e che vedrà impegnato il Tavolo a contribuire alla necessaria modifica del decreto attuativo DM 127/2019.

 Roma  01 dicembre 2023

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