POLIZIA, ACCORDO FRA SINDACATI E GOVERNO. FUORI SOLO IL SAP
ROMA- I soldi per gli stipendi delle forze di polizia ci sono e le proteste rientrano. E' stato trovato l'accordo tra governo e sindacatisullo sblocco del tetto salariale del personale dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico. Di conseguenza le forze sindacali che rappresentano il 93% degli operatori del settore (resta fuori solo il Sap) hanno ritirato le iniziative di protesta annunciate nei giorni scorsi. Manifestazioni, in ogni caso, concepite "nel pieno rispetto delle regole e della legalità", come tengono a precisare i sindacati in risposta alle critiche del premier. Matteo Renzi, infatti, nel suo discorso sui "Millegiorni" ieri alle Camere, ha bacchettato i sindacalisti delle forze dell'ordine avvertendoli che "non possono permettersi di evocare forme di protesta contro la legalità".
La riunione di questa mattina, tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, i ministri della Difesa Roberta Pinotti, della Giustizia Andrea Orlando, dell'Economia Pier Carlo Padoan e dell'Interno Angelino Alfano, ha avuto dunque esito positivo: sono stati recuperati i soldi, un miliardo di euro in totale, per sbloccare gli stipendi delle forze dell'ordine. Nel dettaglio, 440 milioni verranno dai ministeri, 530 dal governo e 119 saranno attinti dai fondi di perequazione.
Disertato anche l'incontro con Silvio Berlusconi previsto per questa sera e organizzato proprio sul tema stipendi. Alla riunione parteciperà probabilmente solo il Sap (Consulta della sicurezza), l'unico sindacato che non ha accettato l'accordo e che rappresenta poco più del 5 per cento del personale di polizia. Va ricordato che blocco dei tetti salariali era stato un provvedimento proprio di Berlusconi, attuato nel 2010.
FONTE: Repubblica.it
ANSA/ STATALI: VERSO SBLOCCO TETTI SALARI POLIZIA E MILITARI
ROMA, 17 SET - Dal 2015 torneranno a muoversi gli stipendi di forze di polizia e militari, fermi dal 2010. Le risorse - circa un miliardo di euro - sono state trovate dopo un incontro a Palazzo Chigi tra Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del consiglio e braccio destro del premier Matteo Renzi, ed i ministri interessati, Angelino Alfano (Interno), Roberta Pinotti (Difesa) e Pier Carlo Padoan (Economia).
"E' stata confermata la decisione - commenta Alfano - di risolvere la questione. Il lavoro per reperire le risorse è positivamente avviato". Da parte loro i sindacati attendono comunicazioni ufficiali, ma puntualizzano sulla minaccia di sciopero che aveva fatto tanto arrabbiare il presidente del Consiglio: riguardava forestali e vigili del fuoco, non forze di polizia e carabinieri, cui la legge vieta di incrociare le braccia.
L'annuncio del Governo sulla soluzione "in dirittura d'arrivo" giunge poco prima che una parte dei sindacati di polizia e dei Cocer vengano ricevuti a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi. Forse un caso o forse la volontà di bloccare eventuali strumentalizzazioni della vertenza.
Le coperture di massima sono state dunque trovate. Ora si lavora a definire i dettagli. Circa 430 milioni di euro sono stati racimolati nelle pieghe dei bilanci di Interno e Difesa, mentre poco più di 500 milioni sarebbero stati recuperati dal ministero dell'Economia. Quanto basta, dunque, per eliminare i tetti salariali che hanno fatto perdere ai poliziotti in quattro anni, secondo stime dei sindacati, tra i 4mila ed i 6mila euro netti in quattro anni.
Alla soluzione i ministri Alfano e Pinotti lavoravano da mesi, poi il 3 settembre c'è stata la doccia fredda del ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia: "Non ci sono le risorse per lo sblocco dei salari". Sindacati di polizia e Cocer sono insorti con l'inaudita minaccia dello sciopero generale.
Una presa di posizione che ha provocato l'ira del premier, che anche ieri li ha accusati di "pressioni indebite" e "forme di protesta contro la legalità". Il fido Lotti ha comunque preso in mano la vertenza ed oggi ha convocato la riunione che si è conclusa con una fumata bianca.