PRIMO MAGGIO 2015: LAVORO PER COSTRUIRE FUTURO
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di divagazioni salottiere. Per i nostri figli, per i nostri nipoti la parola lavoro deve poter rimandare a certezza. È chiaro come sia fondamentale l’impegno di tutti affinché una parola acquisti peso consistenza valore e dia dignità alle braccia e alle menti, altrimenti primo maggio rimarrà sinonimo di “gita fuori porta”, vuota ricorrenza, festa dell’inconsistenza e della vacuità.
La Costituzione recita: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Ripartiamo dal lavoro. Ognuno deve fare la propria parte, ognuno per il proprio ambito di competenza; non possiamo demandare a illusori “altri”; noi per esempio ci stiamo battendo affinché si proceda all’assunzione straordinaria di 3/4000 unità per il Comparto Sicurezza e Difesa da reperire dalle graduatorie degli idonei dei concorsi dal 2012 ad oggi. Azioni concrete per risultati oggettivi; lavoro per giovani che divenga appunto progetto e costruzione di futuro.
Nella giornata del lavoro non possiamo che chiedere, ancora una volta, giustizia per il lavoro e per i lavoratori, equità, solidarietà e riconoscimento dei lavori, perché ogni lavoro ha la sua particolarità e peculiarità. Indipendentemente se si indossa una divisa, una tuta o un camice.
Un augurio particolare ai nostri colleghi che oggi, come sempre, garantiranno in tutte le piazze del Paese il diritto sancito dalla Costituzione di manifestare; perché nella responsabilità dei singoli vivono anche i diritti di tutti.
Buon Primo Maggio
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