G8
di Tommaso Vendemmia
Scritto così sembrerebbe il reparto di un supermercato, ma affiancato al nome della città di Genova assume un titolo noto e a quanto pare, purtroppo, solo per i fatti della Diaz. Troppo spesso i poliziotti pagano, fa parte del loro mestiere, troppo spesso nei fatti di grande rilevanza, dell’ordine e la sicurezza pubblica, i poliziotti pagano errori fatti da altrui. Errori causati da quella certa politica, che negli ultimi anni, per protagonismo e caccia di consensi, ha prodotto una macchina di sano masochismo, ove si ode solo dialettica forte e confronti serrati, che poi sono l’epilogo di quello che accade sulle strade. I cittadini, naturalmente, sono coloro che pagano più di tutti, sia essi poliziotti che manifestanti da distinguere con i delinquenti, quelli veri, che possono appartenere ad ogni soggetto della società sia che sia politico che poliziotto che manifestante. Dopo tantissimi anni si chiude, speriamo, il triste destino, già scritto, di quei poliziotti che per difendere la democrazia e le leggi sono stati condannati già all’indomani dagli episodi, sia che siano stati quelli di “piazza” sia dai fatti della Diaz, non importa chi sono ma essi rappresentano coloro a cui chiedere il prezzo di scelte politiche non certamente responsabili. Eppure erano stati tutti avvertiti delle difficoltà a Genova, molto tempo prima, ma ciò nonostante hanno messo in serio pericolo, i cittadini, i manifestanti e i tutori dell’ordine. Genova, linciata e massacrata da orde di incappucciati, di saccheggiatori, di delinquenti pronti ad immolarsi per la causa, poliziotti che hanno fatto di tutto per contrastarli, ma sono stati processati e condannati subito dai media nei talk show. Tutti i noti protagonisti di quelle giornate di follia ad accusare la Polizia, l’ordine pubblico, e come accade negli incontri calcio, una miriade di esperti a dire la propria, per non aver arrestato nessun manifestante violento, per aver picchiato e fermato giovani innocenti, ecc. ma vai a spiegare ad un burocrate come si fa ad arrestare un delinquente in situazioni quali quelle delle manifestazioni di piazza ove si movimentano grandi masse di persone, impossibile per le nostre leggi attuarlo.
Bisognava essere preparati, e i poliziotti lo erano, ma la politica no, non era pronta e li ha abbandonati prima ai processi mediatici e poi ai Tribunali. A Genova oltre al G8 si è giocata un’altra “battaglia” e noi l’abbiamo vinta, la vita democratica l’ha vinta, anche pagandola a caro prezzo. I poliziotti sono difensori di valori e di democrazia, sono i combattenti silenziosi, coloro che sacrificano le loro esistenze per la lotta alla mafia, al terrorismo, come quelli che oggi sono chiamati a rispondere dei fatti di Genova, poi saranno di Roma, del Tav, ecc . quelli che non si fermeranno mai e pagheranno in silenzio il fallimento della politica sempre più distante e arrogante quella che non sa rispondere alle domande e allora accusa e riscalda gli animi , loro, i tutori della legge.
Grazie !
A tutti coloro che servono e hanno servito con onore la Polizia di Stato
Catania il 12 luglio 2012
Il Segretario