Egregio Dott. Segre,
il SIAP fa del rispetto dei ruoli il proprio tratto distintivo. Cerca in ogni maniera di assolvere con correttezza il mandato ricevuto dai colleghi. Ha l’ambizione, attraverso l’esercizio del diritto di critica e di proposta, di contribuire a far funzionare meglio l’Amministrazione della P.S. cui tiene non meno di coloro i quali sono preposti a dirigerne gli uffici.
Tutti i quadri sindacali hanno vissuto qualche volta, più o meno intensamente, esperienze negative determinate dalla propria appartenenza. I più avevano messo in conto, nel momento in cui accettavano l’incarico, di poter incontrare nella propria attività sindacale dei dirigenti che alla critica onesta avrebbero risposto con l’arbitrio.
Il Segretario Generale del Siap nella provincia di Cremona si trova esattamente in queste condizioni. Nella nota che mi ha inviato nei giorni scorsi emerge chiaramente il fatto che Ella non distingue il Signor Marco Severino dall’Assistente Severino Marco. Confonde l’esercizio di un diritto da parte di un dipendente con un gesto di lesa maestà nei Suoi confronti. Quando, invece, si tratta semplicemente d’incapacità di gestione del personale. Solo così può essere intesa la Sua risposta che quanto denunciato in una corretta osservazione del Siap cremonese circa la minor efficacia del servizio per la cittadinanza che si determina ogniqualvolta il Commissariato non è in grado di garantire la presenza di una volante sul quadrante notturno è causato dall’Assistente Severino Marco che “salta” le notti.
L’Assistente Severino Marco presta servizio notturno tutte le volte che non usufruisce di un’assenza legittima. Lei che dirige il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Crema deve conoscere le specifiche condizioni personali di ciascun subordinato allo scopo di gestire al meglio le risorse e limitare il più possibile il fenomeno denunciato dal sindacato. Dovrebbe essere un Suo preciso dovere adoperarsi affinché il territorio cremasco sia sempre pattugliato da una volante!
L’Assistente Severino Marco come ben saprà usufruisce dei benefici previsti dalla Legge n.104 del 5 febbraio 1992 e nonostante ciò non ha mai chiesto l’esenzione dai turni notturni. Anzi, in tutto il 2012, sul quadrante 01/07, ne ha impiegati solamente 7 dei 36 disponibili. Ella, pur sapendolo, deliberatamente risponde che quanto denunciato dipende proprio da chi rappresenta il Siap cremonese. Di fronte ad una critica chi non ha a disposizione una giustificazione in genere sposta l’attenzione su qualcos’altro o sulla presunta malafede di chi ha formulato la critica. Egregio Dottor Segre, non è un metodo molto originale ma spesso funziona: per chi osserva, purtroppo, nel torbido è più difficile distinguere la verità. Infatti, ad un osservatore malevolo potrebbe sembrare che anche gli errori di contabilizzazione in danno dell’Assistente Severino Marco dipendano dalla maggiore o minore antipatia che il Vice Questore Aggiunto Segre Daniel ha nei confronti del Segretario Generale Provinciale Marco Severino. Ciò che più duole di questa situazione, invece, è che ad agire in questo modo è un dirigente che conosce - o dovrebbe conoscere - molto bene queste cose essendo anch’esso un attivista sindacale. O, al contrario, volendo mutuare il metodo di rimestare nel torbido, che tutto quanto dipenda dalla consapevole scelta del Consigliere Provinciale Daniel Segre di favorire la propria compagine sindacale.
Egregio Signor Dirigente, questa Segreteria Regionale non può che esprimere un netto biasimo per la maniera in cui Ella mantiene le relazioni sindacali con il Siap. Per questo, nell’affermare piena solidarietà al Segretario Provinciale Generale Marco Severino, afferma con risolutezza che interverrà con tutta la propria forza affinché si riconosciuta piena dignità al SIAP e a tutti i colleghi che esso rappresenta.
Distinti saluti,
Il Segretario Generale Regionale
Gianluca Brembilla