UNA TASK FORCE PER GARANTIRE SICUREZZA

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 Stamani è stata inviata una lettera al Prefetto e al Questore, che oggi pomeriggio, unitamente alle autorità competenti, saranno impegnati nel comitato di ordine e sicurezza pubblica, per meglio spiegare le affermazioni del Siap pubblicate sui quotidiani. “Da chi è come dovrà essere controllata la città di Catania?” Sappiamo che le forze dell’Ordine hanno subito tagli pesanti alle risorse e sappiamo pure che c’è un impennata di reati; da quelli organizzati a quelli di illegalità diffusa, i cittadini aspettano segnali concreti che non potranno essere tamponati con interventi d’urgenza e di poca concretezza ma sappiamo pure che ogni singola forza dell’ordine non ha sufficienti risorse. Attualmente, il confine delimitativo di intervento delle gazzelle e delle volanti sta danneggiando il cittadino che ha il diritto di avere garantito l’intervento immediato in ogni angolo della città, poco importa se da carabinieri o dalla polizia. L’eliminazione o sospensione dell’attuale sistema di controllo coordinato, è indispensabile per consentire al primo equipaggio disponibile di intervenire sul posto richiesto in tempi brevi. Questo garantirebbe un intervento sempre e comunque. Altra questione è posta sul versante di interventi per la illegalità diffusa ( prostituzione, lavavetri, risse, abusivi ecc). In questa ottica, considerato che ogni singola forza pubblica interviene autonomamente secondo le proprie forze, e, visto quello che accade parrebbe in maniera inconsistente, è opportuno valutare l’istituzione di una task force formata da quote prestabilite di personale appartenente ai corpi della: Polizia, dei Carabinieri della Guardia di Finanza e dei Vigili Urbani, che secondo i rispettivi ordinamenti e sotto un unica direttiva, potrebbero operare indistintamente e unitariamente alle operazioni di intervento straordinario di controllo del territorio. Non sarebbe difficile unire 100 uomini tra questi corpi che si occupino della illegalità diffusa lasciando svincolate le Gazzelle e le Volanti dalle incombenze ormai non sostenibili. Abbiamo notato che la sola Polizia di Stato aumentando i controlli per queste attività illecite ha depotenziato il controllo del territorio e i numeri amaramente lo confermano su 660 reati predatori consumati solo 26 arresti e 21 denunciati fuori flagranza di reato. Aggiungiamo che il concetto di democrazia partecipata, include le forze sindacali che potrebbero dare un contributo alle determinazioni locali poiché fungono da termometro dei lavoratori.

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