LETTERA APERTA
AL SIGNOR QUESTORE DI CATANIA
Signor Questore, lei è un sostenitore delle regole lo dice sempre e lo ribadisce in tutti i suoi interventi. Lo abbiamo ascoltato con interesse, durante la nostra Direzione Provinciale ove Lei è intervenuto personalmente, ha ribadito il concetto che la “legge è uguale per tutti”, il SIAP lo ha ascoltato, la direzione lo ha sentito e applaudito. Dopo diversi mesi, però stiamo assistendo ad evidenti cambi di rotta, inspiegabili ma concreti, c’è chi le regole le rispetta chi se ne infischia e, guarda caso, è sempre la discrezionalità ad intervenire sempre veloce e puntuale.
Gradirei comprendere di quali regole si parla, per il Sindacato le regole da rispettare sono: gli orari di lavoro, la sicurezza dei lavoratori, le pari opportunità, il benessere del personale, la protezione sociale, i criteri di movimentazione, le valutazioni premiali e potrei continuare, ma Lei Signor Questore a quali regole fa riferimento ?
Gli orari di lavoro sono ad interpretazione di alcuni funzionari, da Lei sostenuti, cosi come gli incarichi al personale o le valutazioni premiali, non parliamo poi dell’impiego isolato dei colleghi per ragioni di distribuzione delle risorse, ancora non ottimizzate. I carichi di lavoro non sono ben distribuiti: il costituendo UTL, la Divisione P.A. e la PASI sovraccaricata di impegni o le volanti che per Suo ordine devono essere non inferiori a otto per turno, i commissariati che non partono.. Quali regole ? anzi di quale Questura parla ?
Abbiamo chiesto un confronto con la S.V., abbiamo chiesto attenzione per il personale, abbiamo chiesto di rivedere le turnazioni di lavoro e gli orari in deroga tutti scaduti, e che dire, di tutto ciò abbiamo la piena assicurazione da parte Sua e l’applicazione in concreto completamente diversa, ma vi è di più, pare che ogni dirigente che viola le disposizioni è consapevole che alla violazione segue un incoraggiamento. E’ una nostra impressione ??
Le abbiamo già riferito che le volanti non hanno personale a sufficienza per operare secondo le nuove regole, alcuni operatori non si possono assentare (?!) non si possono fare le volanti, si depotenzia la sala operativa che non ha più una guida ma una serie di disposizioni illogiche dettate da un dirigente sempre più in confusione. Sono state infrante tutte le regole dell’A.N.Q. è non solo per poca attenzione o non conoscenza dei Dirigenti. Siamo profondamente delusi per il Suo atteggiamento di chiusura, fatto con garbo ma che tragicamente riporta i rapporti sindacali indietro nel tempo. La cortese e apparente attenzione per le critiche sindacali, come le macchinose risposte scritte ad ogni precisa richiesta del sindacato, non seguono i fatti concreti, sembra strano che il questore della provincia messo a conoscenza di fatti e di violazioni non si adoperi ad una attenta vigilanza dell’osservanza degli accordi. L’U.P.G. è un esempio. Come ha detto in occasione del Suo cortese intervento al Consiglio Provinciale del Siap, ……giuste sono le critiche del sindacato al Questore che le ritiene utili e che sono da fare………. Il Questore da canto suo le accetta senza “prendersela”……… ma a quanto pare Lei non ben accetta tali critiche. Auspichiamo un cambio di rotta, un suo orientamento veramente aperto e costruttivo altrimenti il sindacato tornerà a lottare per ristabilire i diritti violati.
Distinti saluti
Catania il 06 ottobre 2015
Il Segretario
Tommaso Vendemmia