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perché Lui ha qualcosa da dirci, oggi. Il suo pensiero e la sua visione è ancora attuale e non si è interrotto. Celebrare Pasolini a cent’anni dalla sua nascita è prendere innanzitutto coscienza della incommensurabile eredità culturale che ha lasciato a tutti noi, e su cui gli intellettuali del nostro tempo si confrontano. Intelligenza poliedrica, Poeta, drammaturgo, cineasta, filologo, giornalista corsaro, critico e ideologo di se stesso, la sua visione profetica sul presente sociotecnico lo ha indubbiamente reso uno dei più grandi pensatori del Novecento. Con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario per la nascita di Pier Paolo Pasolini (istituito nel febbraio del 2022 dal Ministero della Cultura) , le associazioni culturali “Terra e libertà onlus” e “La Città Possibile” hanno organizzato un dibattito che avrà luogo il 16 dicembre presso il Teatro Politeama Italia nella città di Bisceglie. La serata, sarà moderata dall’avv. Pietro Casella e dalla dott.ssa Stefania D’Addato, interverranno illustri relatori espressione del mondo accademico e della cultura, della politica e del sindacato che, approfondiranno, i diversi linguaggi e il pensiero del poeta, che seppe descrivere il nostro presente attraverso un sistema di idee rimasto memorabile. Le immagini pittoriche saranno descritte dal prof. Pietro Di Terlizzi (direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia); la visione politica sarà analizzata dall’on. Vincenzo Viti (politico, editorialista, relatore di numerosi provvedimenti legislativi); il Pasolini maestro e pedagogo sarà esaminato dal prof. Trifone Gargano (docente, linguista, autore di numerose pubblicazioni); le ragioni della sua visione nel rapporto tra polizia e società, emersa con i celebri versi “il PCI ai giovani” scritti ha seguito degli scontri di Valle Giulia del 1 marzo del 68’ negli anni della contestazione giovanile, saranno indagate dal dott. Giuseppe Tiani (poliziotto, sindacalista e giornalista, autore di pubblicazioni in tema di sicurezza pubblica e relatore in numerosi convegni), evitando che la narrazione sui poliziotti sia vittima di consumati e superficiali stereotipi, ma analizzerà secondo la sua cultura ed esperienza personale, la radice della costruzione concettuale della visione umana e sociale del Poeta e le ragioni per cui affermò: “Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti”. Per concludere con le riflessioni della prof.ssa Maura Locantore (studiosa di Pasolini, ricercatrice presso l’Université de Poitiers) sul poeta eslege, segretaria del comitato nazionale per il centenario della nascita di Pasolini.
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