Nella notte del 3 maggio il ministro Filippo Patroni Griffi, le Regioni, le Province, i Comuni e Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno raggiunto un accordo, da cui emergono novità di assoluto rilievo. L’intesa, sottoscritta si tradurrà in disegno di legge che sarà presentato dall’Esecutivo, il quale adatterà al settore pubblico le norme sul mercato del lavoro, secondo quanto già indicato dal disegno di legge Fornero[1], all’articolo 2 della riforma sul mercato del lavoro, il quale delega al ministro della Pubblica Amministrazione, il compito di armonizzare la disciplina dei pubblici dipendenti. Ridisegna, inoltre, il sistema delle relazioni sindacali restituendo un ruolo attivo al sindacato, ora inibito dalla normativa vigente, strumento necessario per affrontare il processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. (...)