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Al Signor Direttore
Ufficio V - Relazioni Sindacali per la Polizia di Stato
V. Pref. Maria De Bartolomeis
ROMA
Come noto, il tema del lavoro straordinario per il personale della Polizia di Stato è nevralgico non solo perché necessario a garantire i servizi istituzionali e di ordine pubblico, anche a causa del decremento degli organici e del continuo aumento delle necessità di presenza ed intervento, ma anche per l’inevitabile, comprensibile e condiviso scoramento che deriva dall’eterno ritardo con cui viene liquidato il lavoro straordinario “eccedente”.
A ciò si aggiunge l’applicazione pratica delle recenti circolari in materia di lavoro straordinario che, pur comprendendone lo spirito positivo nella gestione del personale e delle risorse finanziarie secondo principi chiari ed uniformi, mal si attaglia alla diversità delle esigenze operative, delle realtà territoriali e finanche delle diverse sensibilità dei titolari degli Uffici periferici.
La previsione, degli atti necessari a cura del Dirigente dell’Ufficio - apposita relazione da custodire agli atti d’ufficio, attestante le specifiche contingenze giustificative delle prestazioni rese in eccedenza - nei casi in cui l’effettuazione di lavoro straordinario emergente vada oltre le quattro ore giornaliere individuali, sta generando diverse criticità in ordine alla modalità d’impiego del personale ed all’organizzazione dei servizi soprattutto in ambito info-investigativo.
Premesso quanto sopra, si ritiene necessario ed indifferibile un confronto urgente al fine individuare soluzioni e strumenti armonici che, se da un lato devono rispondere alla necessità di trasparenza ed economicità di spesa, dall’altro devono corrispondere all’efficienza ed efficacia della moltitudine di servizi di Polizia cui il personale deve adempiere.
Nell’attesa di cortese urgente riscontro, si porgono deferenti saluti.
Il Segretario Generale Giuseppe TIANI
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