Ill.stre Signor Questore,
Ill.stre Sig. Dirigente Compartimento Polizia Stradale Lombardia,
Oggi più che mai è forse arrivato il momento di far il punto della situazione della nuova Caserma della Polizia Stradale di Via Giambellino a Varese, in fase di ultimazione e cercare di dare un freno alle mille dicerie di qualche pseudo-sindacalista…
La situazione parte da molto lontano e forse molti colleghi ingenuamente si fanno abbindolare da parole che non solo non hanno un vero fondamento, ma che carte alla mano per colpa e mancanza di serietà nel pluralismo sindacale, costituito solo da attacchi trasversali privi di ogni fondamento, hanno partorito e continuano a partorire menzogne.
Il fatto:
I beni confiscati alla mafia e destinati allo Stato Italiano al fine di poter costruire e costituire caserme, commissariati, ecc. al fine di un riutilizzo sociale con impegno e responsabilità, trova la concreta applicazione della l.109/1996,; quindi nell’ambito di tale progetto, viene destinato uno stabile, composto a sua volta da due palazzine ( o meglio scheletri…) alla Polizia Stradale di Varese.
Inizia la fase progettuale, molto complessa nell’evolversi della situazione, tra Ministero dell’Interno, Opere Pubbliche, Provincia ecc. ed alla fine si riesce a srotolare la complessa matassa e si arriva alla parte della progettazione vera e propria, dove veniva stabilito che la prima palazzina era destinata tutta dal tetto al sotterraneo agli uffici e parcheggi della Specialità, mentre nella seconda palazzina vi era in progetto l’alloggio del Dirigente ( voglio ricordare a tutti: Come da circolare a firma del Capo della Polizia…), gli alloggi o Foresteria ( visto che non è più previsto avere gli alloggi, se non in sedi disagiate perché non vi sono più gli Agenti ausiliari o Agenti in prova…voglio ricordare a qualcuno!!) e relativi ulteriori parcheggi sotterranei.
Da ciò negli anni che furono, alcuni pseudo-sindcalisti solo per il gusto del “sebastian contrario”… iniziarono una lunga lotta sindacale dove secondo la loro capacità intellettiva i metri a disposizione nella seconda palazzina erano troppi per il Dirigente della Polizia Stradale e siccome la Questura versava ( e versa direi, oggi più che mai…) in una situazione critica dal punto di vista dello spazio degli uffici da destinare all’archivio o al polo Amministrativo, il secondo stabile poteva essere destinato alla Questura per mettere in azione tale operazione…da un certo punto di vista l’idea poteva essere propositiva, ma non realizzativa sia operativamente che amministrativamente…ma tutto ciò da buon Italiani – Poliziotti e Sindacalisti ( direi oramai trapassati…) cosa ha comportato?
Che i lavori sono stati bloccati per anni, che alla Questura tale operazione non era del tutto consona, anche perché visto lo stato di crisi che l’Italia ed il nostro Ministero versava e versa, si rischiava di rimanere in Via vela per i prossimi 30 anni…
Lo stato attuale qual è?
I lavori dello stabile destinati alla Polizia Stradale sono in fase di ultimazione, tutto ciò ha comportato che l’alloggio del Dirigente della Polizia Stradale di Varese i tecnici l’hanno spostato nello stabile in questione e quindi di conseguenza i metri destinati agli uffici dove tutti i colleghi della Polizia Stradale di Varese lavorano si sono ridotti a loro discapito…ed il secondo stabile, dopo un tira e molla è stato destinato al NUE (numero unico…complimenti!) ora dulcis in fundo questi pseudo-sindacalisti non solo non riconoscono l’errore, ma continuano da “Andaluso di origini Sarde” a perorane una causa fantascienziosa ed assurda, inculcando a tutti i colleghi ( tutti metaforicamente parlando, ma se vediamo i numeri 4…) della Polizia Stradale di Varese, che la Dirigenza e tutta l’Amministrazione di Varese ha voluto che la situazione divenisse questa e quindi??? Tutti a dormire a Gaggiolo…
Fase Finale:
A questo punto ed in questo momento così particolare a livello Politico-Economico-Sindacale, cerchiamo di portare a termine i lavori della Stabile della Polizia Stradale per dar dignità a tutti i colleghi della specialità di Varese, che da oltre 30 anni lavorano in condizioni non consone alla propria dignità e a codesti pseudo-sindacalisti dico, anzi cito una frase di Giovanni Paolo II: E’ necessario cercare il giusto equilibrio tra il rispetto della propria identità e il riconoscimento di quella altrui…
Meditate gente meditate…
L’occasione è gradita per i distinti saluti.
“ La Base lotta per la Base ”
Varese 14 Febbraio 2012
Comm. Straord. S.I.A.P. Varese
Luigi EMPIRIO