FESTIVITA’ NATALIZIE
NOI NON LA VEDIAMO COSI’…ANCORA UNA VOLTA!
A seguito della circolare del 10 ottobre 2011 con prot. 11431 sulla programmazione delle Festività Natalizie, emanata da questa Direzione, il SIAP interverrà affinché le irragionevoli motivazioni enunciate nella predetta circolare venissero corrette.
Come può la Direzione pensare che l’istituto del Congedo Parentale possa essere inserito in una programmazione di ferie, dal momento in cui tale diritto sancito dalle stesse norme richiamate nella circolare prevedano per il lavoratore padre o madre, un periodo di assistenza ai figli in situazioni particolari? Si possono prevedere e programmare tali situazioni? Forse la Direzione vanta la presunzione di prevedere il futuro, scongiurando eventualmente anche problemi familiari.
NOI DEL SIAP NON LA VEDIAMO COSI’ anche perché “ai fini dell’esercizio del diritto del Congedo Parentale, il personale è tenuto, salvo casi di oggettiva impossibilità, a preavvisare l’ufficio di appartenenza almeno quindici giorni prima della data di inizio del congedo”.
Come può la Direzione pensare che il collega del “2° periodo” non può partire effettivamente alla volta dei suoi cari, avendo prenotato un biglietto esoso dopo il nulla osta del prospetto ferie solo perché il collega del “1° periodo” non è rientrato dalle ferie per qualsiasi motivazione non sindacabile? Può il collega del “2 periodo” odiare il collega del “1° periodo”? Forse la Direzione crede che dividendo si possa imperare o che si navighi nell’oro da poter risarcire e rimborsare tutti i colleghi privati di un loro diritto.
NOI DEL SIAP NON LA VEDIAMO COSI’ anche perché “il congedo ordinario già concesso può essere soggetto a revoca solo per indifferibili esigenze di servizio. In tal caso compete, sulla base della documentazione fornita, il rimborso delle spese sostenute successivamente alla concessione del congedo stesso e connesse al mancato viaggio o soggiorno”.
La nostra impressione è che vengano emanate troppe disposizioni da parte di questa Direzione basate sul nulla o meglio in netto contrasto con le direttive Ministeriali. Pertanto invitiamo la Direzione a pensare meno e ad attenersi alla reale interpretazione delle normative che tutelano il lavoratore invece di cercare in tutti i modi sistemi che minano la serenità lavorativa.
Un lavoratore sereno è un lavoratore che produce…lasciamo alla Direzione l’interpretazione del contrario di questa affermazione.