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All’incontro erano presenti anche il Vice Capo della Polizia Prefetto Vittorio Rizzi, il Direttore centrale D.A.G.E.P. Prefetto Giuseppe Scandone, il Capo Segreteria del Dipartimento della P.S. Prefetto Sergio Bracco e il Direttore centrale della Sanità Dottor Fabrizio Ciprani.
Alle OO.SS. intervenute sono state illustrate le disposizioni di massima che saranno inserite nella circolare in via di emanazione.
Relativamente alla verifica dell’obbligo vaccinale si sta valutando la possibilità che sia realizzata attraverso mezzi telematici, interfacciando i dati di NoiPA con quelli delle banche dati Inps.
Nel corso del confronto è stato chiarito che l’obbligo vaccinale è legato allo stato di servizio, pertanto non sarà soggetto a tale obbligo esclusivamente chi fruisce di istituti che, di fatto, determinino l’interruzione del rapporto di servizio; a tal proposito la D.A.G.E.P. ne sta curando un elenco.
Considerando che la mancata vaccinazione interrompe il rapporto di servizio, l’Amministrazione sta approfondendo alcune questioni correlate che saranno meglio esplicitate nella circolare, tra cui l’obbligatorietà o meno del ritiro del tesserino e dell’armamento individuale, come pure la fruizione degli alloggi collettivi di servizio.
Per coloro i quali sottoponendosi alla prima dose potranno ottenere il Green pass solamente dopo i 10 giorni successivi, è stato chiarito che sino a tale momento dovranno essere muniti del certificato verde per poter prestare servizio; a tal riguardo, su richiesta delle maggiori OO.SS., il Capo della Polizia ha accolto la proposta che, dopo la somministrazione della prima dose, i tamponi siano a carico dell’Amministrazione.
Per quanto riguarda invece eventuali conseguenze avverse alla somministrazione del vaccino, è stato precisato che saranno coperte da tutela, ai sensi della Legge 25 febbraio 1992, n. 210.
Al Capo della Polizia sono state espresse le preoccupazioni rispetto ad eventuali criticità sul servizio, dovute alle eventuali sospensioni di coloro che per libera scelta decideranno, per il momento, di non vaccinarsi rimanendo così senza retribuzione; per tale personale andrà meglio chiarita la posizione giuridica per il periodo in questione, considerando che ad oggi non si possono avere certezze rispetto alle tempistiche di efficacia di tali disposizioni.
Ci siamo riservati ulteriori ed eventuali successive valutazioni a seguito della pubblicazione della circolare esplicativa.
Roma, 7 dicembre 2021
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