L’impegno e l’onestà intellettuale che connota le ragioni e sospingono le motivazioni dalle quali prendono corpo le proposte e gli interventi sindacali, del SIULP, del SIAP e dell’UGL Polizia di Pisa, affermano e perseguono una superiore volontà di razionalizzazione e lungimiranza dell’organizzazione dei servizi.
Pregiudicare la nobiltà di questo spirito di servizio, calpestare per immotivati e sterili interessi di nicchia, propositivi suggerimenti sindacali propugnati in nome e per conto dell’efficienza lavorativa e dell’esigenza collettiva, manifesta una forte miopia di prospettiva, da parte di taluni soggetti che hanno altri interessi e che finiscono per limitare il campo d’azione visivo e fattuale ad una inadeguata opzione operativa.
La situazione che si è consolidata a Pisa ed in particolare, nella Questura, si attaglia perfettamente ad un metodo di valutazioni organizzative che assoggettate ad una politica centrale fatta di sacrifici e di tagli, inficiano una più consapevole ed opportuna volontà di direzione locale.
Ne discende che “ i pregiatissimi, ragionevoli e lungimiranti sforzi propositivi, luminosamente addotti dal Segretario Generale dello scudo”, sigla non rappresentativa, ricevono la meritata condivisione dalla dirigenza delle sigle firmatarie il documento, ma non si comprende come, quel segretario, forse troppo concentrato a scrivere quella nota, dimentichi i tanti documenti propositivi delle Segreterie SIULP –SIAP-UGL, che negli innumerevoli loro scritti, scevri da fronzoli e risvolti surrettizi, ma dotati di una bontà di contenuti organizzativi, volti a ricercare l’armonizzazione di un costrutto operativo, esclusivamente all’insegna di un comune vantaggio lavorativo, non si sono mai tirati indietro, anche con prove muscolari ed aspre, a cercare di cambiare le cose, che sistematicamente sono state boicottate ( e non può essere dimenticato ), da un mix di compiacenza di una parte della Dirigenza pisana, di chi gestisce le relazioni sindacali, e di alcune sigle sindacali che con il solito perbenismo di facciata hanno sempre e comunque finito con il predicare bene e razzolare male.
Appare consono richiamare alla lettura, il segretario dello scudo, ad alcune osservazioni puntualmente intercalate nella esaustiva analisi argomentata dalle Segreterie firmatarie del presente, negli ultimi mesi, che hanno ricevuto sistematicamente di contro una coalizione di 3 sigle sindacali tra cui lo scudo che ribadiamo dietro belle parole poi hanno sistematicamente fatto come hanno voluto.
Rileggendo la storia dell’ultima gestione della Questura, è facilmente riscontrabile che la loro azione è stata proiettata ad ottenere riscontri in termini di mobilità interna, che ha visto coinvolto il segretario dello scudo addirittura in prima persona, di aggregazione di personale non ultimo quello dell’Ufficio Relazioni Sindacali, che dura da mesi ed ancora un trasferimento di personale dalle volanti all’UTL, episodi che non hanno visto volantini affermare “”Poliziotti di Serie A e di Serie B””, e tanto altro ancora, come trasmissioni televisive, incontri vari, commissioni, finanche ad attacchi personali nei confronti di alcuni dei Segretari Provinciali estensori della odierna missiva, che, non essendo Santi, ne Papi, ne tanto meno predicatori, ma semplici peccatori, come tanti, hanno ritenuto legittimamente dal loro punto di vista, difendersi, nel solo modo conosciuto attraverso il racconto della verità e dalla quale è emersa inequivocabilmente la necessità di non subordinare a chicchessia tanto meno all’odierna richiesta del segretario generale dello scudo, le scelte future del SIULP PISA, del SIAP, e dell’UGL Polizia, sino a quando la fiducia dei colleghi lo consentirà.
Nessuna scelta verrà intrapresa dalla Dirigenza delle tre sigle firmatarie il documento, se non finalizzata alla tutela degli interessi, quelli veri dei colleghi, sempre e comunque secondo quanto affermato dalle norme e dalle regole e non certamente per andare incontro a chi oggi attraverso le solite “ preghiere “ vuole assurgere a paladino di nuove strade da percorrere, dimentico che qualche mese fa, preannunciando l’arrivo del nuovo Questore usava termini ben diversi come “IMPONE ” per spingere a cambiare le strategie sindacali dopo che per due anni e mezzo con la gestione precedente, invece, erano state scritte meravigliose pagine di sindacalismo.
Pagine di vero sindacalismo che dovrebbero far rifletter il segretario generale dello scudo a non continuare propinarci le solite prediche e preghiere ed evitare di far passare il messaggio che i volantini o le scelte o le strategie delle altre sigle sindacali ( SIULP SIAP UGL ) , siano portatori di “”tensione””; accuse infamanti che rimandiamo al mittente in quanto riteniamo, tensione vera, quanto è scaturito da scelte effettuate da alcuni rappresentanti dell’amministrazione anche con il contributo dello scudo e di quel segretario.
Non possiamo far passare pertanto un messaggio, che ripetiamo rimandiamo al mittente, perché altri riteniamo essere gli elementi di rottura, e queste sigle nei mesi scorsi ne hanno esplicitati tanti, a partire dallo scempio degli straordinari, dei cambi turno, della cogestione in tema di mobilità interna etc. etc. etc.
Non sarà l’utilizzo di un termine come preghiera a farci cambiare idea nei confronti di alcuni personaggi, ne tanto meno la richiesta di un tavolo di confronto per trovare soluzione ad alcuni servizi come quelli dell’Antiterrorismo, determinate da scelte accreditate ad alcune sigle sindacali , e non certamente al SIULP –SIAP –UGL, e che il tentativo del tavolo di confronto oggi come la trasmissione televisiva ieri, ed il fallito incontro con il Prefetto di Pisa , l’altro ieri ( che capiamo che il segretario dello scudo ha digerito male ) sono i soliti e soli argomenti usati ma MAI una ammissione di colpa a testimonianza di scelte sbagliate .
Ecco perché il SIULP –SIAP – UGL non si lasciano incantare dalle prediche di taluni, ma auspicano e chiedono a LEI Signor Questore di porre in essere tutte quelle condizioni, a differenza di quanto accadeva precedentemente, per permettere a chi come NOI, con dignità, serietà e competenza fa sentire la voce dei poliziotti e le chiede di eliminare quanto Le è stato manifestato a partire dalla ricusazione del suo collaboratore più diretto nei confronti del quale a seguito dei tanti episodi posti in essere non riscuote più la nostra fiducia ( ci riferiamo ovviamente alla materia sindacale ) come del resto non può più essere concessa nei confronti dell’Ufficio Relazioni Sindacali della Questura di Pisa, che riteniamo corresponsabili delle tensioni che si sono venuti a creare nella questura di Pisa da Lei diretta e non certamente i volantini anche se duri e contrapposti.
Non siano mai stati per logiche “partigiane” e non vogliamo esserlo adesso, e non vogliamo influenzare le scelte degli organi competenti, con richieste personali come hanno fatto altri , pretendiamo che prevalga l’interesse collettivo che perseguiremo con dedizione ed onestà intellettuale, nonostante le assurde strumentalizzazioni, ed attacchi personali che siamo costretti a subire come Segretari delle strutture che rappresentiamo finanche in alcun circostanze anche come appartenenti alla Polizia.
CORDIALMENTE.
Pisa 28 aprile 2012
SIULP SIAP UGL-Polizia
ViTO GANGRECO Giuseppe RUBINO Paolo ZANCHINI
(nei documenti allegati la nota di Pietro Taccogna , Segretario "SCUDO")