Il “Decreto svuota carceri” a Torino nasconde la polvere sotto il tappeto logoro della Polizia di Stato.

Comunicato stampa del 17 maggio 2012

Oggetto: Il “Decreto svuota carceri” a Torino nasconde la polvere sotto il tappeto logoro
                della Polizia di Stato. Alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo niente
                pulizie e celle inutilizzate per danneggiamenti e rischi sanitari.


“ L’avevamo denunciato per tempo e puntualmente è stato confermato dai fatti. Il “decreto svuota carceri” non risolve il problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari ed aggrava le disastrose condizioni della Polizia di Stato” – comincia così l’atto d’accusa di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato che, con i suoi 600 iscritti, è divenuto il 2° sindacato maggiormente rappresentativo nella provincia di Torino.
“ Le camere di sicurezza del Commissariato San Paolo sono in una situazione assurda” – continua DI LORENZO – “ In questo momento delle 6 celle presenti 3 sono inutilizzabili per danneggiamento materiale e rischio sanitario”.
“ Una è chiusa dal 8 maggio perché all’interno di essa ha vomitato un arrestato risultato affetto da epatite”- insiste DI LORENZO – “ Le altre due sono chiuse perché gli arrestati hanno danneggiato le telecamere di sorveglianza ed in una di esse, addirittura, è stato defecato sul pavimento”
“Ben poca responsabilità possiamo attribuire ai nostri vertici” – specifica DI LORENZO – “ Le richieste inoltrare sono numerose e reiterate. L’amministrazione locale cerca di tamponare dirottando ore lavoro, già insufficienti, dalla pulizia del Commissariato ma la verità è che non ci sono mai state le risorse economiche per l’appalto di pulizia alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo ed il risultato è che, da quando sono state riaperte, i poliziotti provvedono personalmente a farsi le pulizie nello spazio di loro pertinenza mentre i locali occupati dagli arrestati non sono mai stati puliti e se, come ora, vi sono eventi che generano un rischio sanitario non vi è altra soluzione che chiudere a tempo indeterminato la cella”.
“ Vogliamo dire al Ministro SEVERINO che è non è nascondendo la polvere sotto il tappeto malconcio della Polizia di Stato che può risolvere il problema carceri” – conclude DI LORENZO – “ Forse le sta più a cuore la sorte dei detenuti che quella dei poliziotti, obbligati a permanere in locali a rischio biologico, ma è proprio pensando a loro che si dovrebbe almeno preoccupare che sia previsto un servizio di pulizia e sanificazione dei locali prima di imporre la detenzione di arrestati in luoghi diversi dalle carceri. Da parte nostra ci attiveremo affinché siano messe in atto, quanto meno, le procedure di sorveglianza sanitaria per i colleghi impiegati in questi ingrati servizi”
 

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