Il Siap, secondo sindacato di polizia di ispirazione confederale per rappresentatività nazionale, attento alle dinamiche del mondo del lavoro nella sua interezza e lontano da rivendicazioni di categoria scollegate dal contesto sociale ed economico del proprio Paese, vorrebbe intervenire in merito alla querelle sulla presenza dei vigili di Bergamo durante la notte.
Il Siap, già nel 2007 ai tempi del Questore Longo, sollevò il problema della mancanza di una pattuglia della polizia locale sul turno notturno. Mancanza che costringe le volanti della questura a farsi carico anche dell’attività di polizia stradale e amministrativa tipica della polizia locale.
Il Siap si chiede se i politici che sono intervenuti in merito al presunto sconfinamento di competenze che si creerebbe tra polizia locale e forze di polizia statali o sul più o meno avanzato percorso di evoluzione dei vigili in poliziotti siano essi stessi connessi con i processi di trasformazione della società. Questi politici girano mai la città la sera o la notte per sapere cosa succede? Sanno quanti sono i locali notturni che creano turbativa ai cari cittadini-elettori? Sanno che in materia di licenze e controlli amministrativi il responsabile è il sindaco? Sanno che la questura può mettere in campo mediamente solo due volanti per turno? Sanno che l’attività di polizia conseguente un incidente stradale può distogliere la volante anche per ore? Sanno che molte altre città della Lombardia, anche più piccole di Bergamo, e persino alcuni consorzi di polizia locale della provincia, da tempo hanno pattuglie di vigili in servizio di notte?
Lo stesso ex sindaco Bruni, se la memoria non ci difetta, quand’era in carica si era espresso pubblicamente a favore di un’iniziativa del genere. Certo il tempo cambia le cose soprattutto se cambia il punto di vista - o la poltrona su cui ci si siede.
Il Siap vorrebbe inserirsi in questa pubblica discussione sottolineando tre aspetti del tutto ignorati dagli interventi degli altri protagonisti:
criticare la decisione della Giunta Tentorio rappresentandola come una sorta di azzardo o di coniglio dal cilindro offende il senso comune se si considera che è in gestazione da almeno due giunte e sollecitata da tutti gli ultimi cinque questori e discussa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dove è noto siede di diritto anche il Sindaco di Bergamo;
rappresentare l’iniziativa come lesiva del diritto dei lavoratori in una fase storica di mancanza di lavoro è quasi offensivo soprattutto se si considera che essa riguarda solo due giorni a settimana (venerdì e sabato), ancorché quelli indiscutibilmente più utili, e concede ai vigili l’opportunità di aderire volontariamente e li retribuisce in modo soddisfacente;
magari ai poliziotti pagati dallo Stato ma in servizio per i cittadini di Bergamo fosse data l’opportunità di esser retribuiti con 120 € in più per ogni notte di servizio. Ai poliziotti delle volanti una notte di lavoro rende la bellezza di 24,60 € lordi in più che un turno diurno cui si applica la non leggera aliquota del 38 % perché come contribuenti “benestanti” hanno una retribuzione annua che raggiunge l’enorme cifra di 28.000 €.
Il Siap ritiene comunque coraggiosa l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale anche se non può esimersi dal notare come questo primo e non definitivo passo giunga solo al termine di un processo troppo lungo e che con questa lentezza la politica non assolve ai propri compiti perché le risposte devono essere sì adeguate ma molto spesso è decisamente più importante la loro tempestività.
Cordiali saluti.