Sostanzialmente il decreto conferma che la trattenuta “opera di previdenza” continuerà ad essere applicata in quanto il Governo ha ritenuto conveniente, per gli ATTUALI “obiettivi di finanza pubblica”, ritornare al sistema di calcolo dell’indennità di buonuscita prevista dal D.P.R. 1032/1973, restituendo un trattamento più favorevole ai Poliziotti ed ai dipendenti pubblici al momento del loro pensionamento, piuttosto che tirar fuori, OGGI, un importo pari almeno a 3,8 miliardi di euro per restituire ai circa 3,4 milioni di dipendenti le somme (“opera di previdenza”) indebitamente trattenute dall’1/1/2011 all’ottobre di quest’anno.
Le somme prelevate con la citata trattenuta “opera previdenza”, dall’1/1/2011 ad oggi, non saranno restituite, ma andranno ad incrementare la costituzione dell’Indennità di buonuscita di ogni Appartenente alla Polizia di Stato. La citata trattenuta, conseguentemente, continuerà ad essere operata, ma avremo un’Indennità di buonuscita (IBU) che ritorna ed è più sostanziosa del TFR; ed era questo l’obiettivo iniziale che tutti i Poliziotti avevano nel 2010 quando il Governo Berlusconi ci propinò il vergognoso art 12 comma 10 del decreto legge 78/2010.
Tutto adesso torna come prima del 2011. I colleghi che sono andati in pensione nel periodo gennaio 2011/ottobre 2012 con il conteggio effettuato sulla base dell’art. 2120 del codice civile, si vedranno riliquidata la buonuscita in base al conteggio previsto per il più favorevole Trattamento di fine servizio.
La Segreteria Nazionale
Roma, 7 Novembre 2012
Negli allegati: il comunicato, il dl 185/2012 e la circolare emanata dal Dipartimento della P.S.