AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA
Dr. Roberto MARONI
OGGETTO: “ NON SI ABUSI DELL’ADRENALINA DEL SENSO DEL DOVERE
DEI POLIZIOTTI IN SERVIZIO PRESSO LA QUESTURA DI VARESE ”.
Egregio Signor Presidente,
Le sottoponiamo, con spirito costruttivo, questioni che la coinvolgono personalmente, che a nostro parere, necessitano di soluzioni non più prorogabili.
Non Le nascondiamo la nostra preoccupazione per la temuta probabilità che il Governo proroghi fino al 31 dicembre 2014 il blocco dei rinnovi contrattuali e del relativo trattamento economico del Comparto Sicurezza e Difesa e di tutto il Pubblico Impiego, stretti tra la morsa del blocco contrattuale e dell’inflazione reale che inesorabilmente da anni erode il valore delle modeste retribuzioni. Interpreteremo questo gesto come la conferma di una politica insensibile alle legittime aspettative del personale delle Forze di Polizia, che subisce da oltre tre anni mortificanti umiliazioni economiche e professionali: l’ultimo rinnovo contrattuale risale al biennio economico 2008-2009. Questo Paese aveva e ha bisogno di una concreta iniziativa che possa arginare gli sprechi e la diffusa corruzione. Le Forze dell’Ordine si sentono abbandonate da tempo da chi governa il Paese e non possiamo rilevare che l’Esecutivo, di cui ha fatto parte in qualità di Ministro dell’Interno e il Governo precedente, non sono stati capaci di utilizzare neanche un euro del Fondo Unico Giustizia, (F.U.G. da Lei acclarato in tanti comizi), come peraltro previsto dalla legge, per perequare gli effetti negativi del blocco delle progressioni economiche al personale del Comparto Sicurezza e Difesa.
Fino ad oggi purtroppo dobbiamo costatare che, nonostante le discussioni parlamentari e le nostre reiterate sollecitazioni, non è stato attinto un centesimo dal FUG per le esigenze del personale mortificandolo disattendendo le previsioni legislative, corrispondendo una somma pro-capite pari al 46% di quanto gli sarebbe spettato nell’anno 2012, mentre per il 2013, va detto con chiarezza, è notte fonda se non ci sarà un intervento governativo, al personale sarà versato poco più del 10% di quanto gli compete.Al riguardo, i precedenti Governi, rivolgendosi ai Sindacati di Polizia, hanno affermato che le parti sociali non hanno compreso appieno il periodo che stiamo vivendo.?Signor Presidente, appare in maniera inequivocabile che i vari Governi che si sono succeduti non abbiano compreso appieno i sacrifici cui sono chiamati quotidianamente le donne e gli uomini per garantire la sicurezza e democrazia di questo Paese.
Più volte, infatti, abbiamo richiamato l’attenzione del precedente Governo affinché si attivasse per incrementare il fondo destinato alla compensazione economica degli effetti negativi del blocco degli stipendi, previsti dai commi 1 e 21 dell’articolo 9 del D.L. 78/2010.
Dopo questa premessa, estrapolata da una lettera inviata dal nostro Segretario Generale, all’attuale Ministro dell’Interno, vorremmo attirare la Sua attenzione sulle condizioni del
Personale delle Volanti della Questura di Varese, i quali oltre al disagio economico sopra citato, ne subiscono un’ ulteriore: quello morale! Attualmente il monte ore pro-capite dello straordinario a loro assegnato si attesta a sole 7 ore, queste esigue ore si esauriscono dopo un solo intervento nel quale si configura un reato per il quale è previsto l’arresto. Questo significa che tutti gli operatori delle volanti sono consapevoli che da lì in avanti tutte le altre ore effettuate per compiere altri interventi, non saranno remunerate, ma nonostante ciò grazie all’adrenalina del senso del dovere che ha ognuno di loro, continuano a lavorare per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica attraverso la prevenzione e repressione dei reati.
Più volte abbiamo sollecitato il Signor Questore ad aumentare l’attuale monte ore dello straordinario delle Volanti, ma per tutta risposta ha sempre asserito che non è possibile in quanto buona parte del monte ore assegnato alla Questura viene impiegato per pagare gli straordinari del personale dell’Ufficio Scorte, (che si attesta a 50/55 ore pro-capite circa), cioè per scortare Lei e il Presidente del suo Partito.
Sono passati quasi tre mesi dal suo insediamento e con questa lettera la invitiamo a rispettare una legge di cui Lei è stato promotore quando era Ministro dell’Interno; la quale legge impone ai Presidenti di Regione ad impiegare auto e autista della Regione di appartenenza. Cosi facendo darebbe modo e respiro alla Questura di Varese di recuperare le ore di straordinario attualmente attribuite al personale dell’Ufficio scorte e destinarle ad altri uffici, magari operativi!
Infine la invitiamo a non mettere in difficoltà il Signor Questore nella scelta degli uomini da destinare alla sua scorta, è inconcepibile che un agente (suo referente) parlando a "nome e per suo conto”, abbia la possibilità di scegliere gli uomini da destinare al dispositivo di scorta del Presidente della Regione Lombardia.
Alle nostre richieste di chiarimento, sulla meritocrazia, anzianità e professionalità per il servizio di scorta, non è stato gratificante sentire dire al Sig. Questore che gli uomini della Sua scorta sono stati da lei scelti e prescelti.
Egregio Sig. Presidente Roberto Maroni, nel caso fosse stato veramente Lei a compiere tale scellerata scelta, ma qualche dubbio lo abbiamo, ci preme ricordarle che la Sua non è una scorta privata, ma un dispositivo di sicurezza messa a disposizione dal Ministero dell’Interno, conseguentemente pagata dai contribuenti e la scelta degli operatori specializzati non è di sua competenza.
Certi della sua buona fede e nella provata sensibilità verso le Forze di Polizia, la ringraziamo in anticipo per gli accorgimenti che di certo adotterà, di qui a breve, si spera!
Distinti saluti.
Varese 10 Maggio 2013
Sindacato di Polizia SIAP Varese