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Dichiarazione del Segretario Generale Tiani: Le continue minacce e le aggressioni reiterate alle forze di polizia, giornalisti, magistrati, politici, imprenditori e operai impiegati nel cantiere di Chiomonte, da parte delle frange più violente del movimento NoTav è un dato oggettivo, un fatto evidente, molto pericoloso ed estremamente negativo per la debole tenuta sociale del nostro Paese.
Bene ha fatto la Procura di Torino a disporre le necessarie misure restrittive con l'arresto dei tre esponenti No Tav che tempo addietro avevano usato violenza privata nei confronti di una giornalista di Repubblica, fotografandola, identificandola e limitandone la libera circolazione, così facendo hanno limitato dal nostro punto di vista, anche le libertà tutelate dall’art. 21 della nostra Costituzione in merito al diritto di pensiero e di stampa. Comportamenti gravissimi che non possono essere accettati.
Le misure adottate dalla Procura di Torino oltre che necessarie per la palese violazione della legge erano indifferibili, certamente disposte per l’evidente rischio di reiterazione del reato. Nella speranza che possa essere un monito a tutti coloro i quali ritengono di affermare le proprie idee con la violenza sulle cose e sulle persone, violando i principi e le regole della democrazia e della legalità.
- Tav: Siap, arresti necessari e indifferibili - (ANSA) - BARI, 11 SET - ''Bene ha fatto la Procura di Torino a disporre le necessarie misure restrittive con l'arresto dei tre esponenti No Tav che tempo addietro avevano usato violenza privata nei confronti di una giornalista di Repubblica, fotografandola, identificandola e limitandone la libera circolazione, così facendo hanno limitato dal nostro punto di vista, anche le libertà tutelate dall'art. 21 della nostra Costituzione in merito al diritto di pensiero e di stampa. Comportamenti gravissimi che non possono essere accettati''. Lo afferma da Bari il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani. ''Le continue minacce e le aggressioni reiterate alle forze di polizia, giornalisti, magistrati, politici, imprenditori e operai impiegati nel cantiere di Chiomonte, da parte delle frange più violente del movimento NoTav - rileva Tiani - sono un dato oggettivo, un fatto evidente, molto pericoloso ed estremamente negativo per la debole tenuta sociale del nostro Paese''. ''Le misure adottate dalla Procura di Torino – aggiunge - oltre che necessarie per la palese violazione della legge erano indifferibili, certamente disposte per l'evidente rischio di reiterazione del reato. Nella speranza che possa essere un monito a tutti coloro i quali ritengono di affermare le proprie idee con la violenza sulle cose e sulle persone, violando i principi e le regole della democrazia e della legalità''. (ANSA).
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