Per l’Amministrazione erano Presenti il Prefetto Vincenzo Panico, Capo della Segreteria del Dipartimento, il Prefetto Marco Valentini, Capo Ufficio per l'Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e una delegazione dell’Ufficio Rapporti Sindacali.
In apertura di seduta, i rappresentanti delle scriventi Organizzazioni Sindacali hanno stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione che ha convocato la riunione a distanza di un anno dalla precedente, senza rendere noti elementi innovativi rispetto alla vecchia bozza di regolamento giudicata inadeguata a causa di evidenti criticità di impostazione.
Al riguardo, l’Amministrazione, ha tenuto a chiarire il carattere non meramente formale della riunione, rendendo nota la propria intenzione di ridiscutere la bozza di decreto e riavviare il dialogo con i Sindacati per verificare in concreto la possibilità di pervenire alla redazione di un testo condiviso nei principi e nell’impostazione generale.
Nel merito, i problemi della vecchia proposta dell’Amministrazione concernono in primo luogo l’individuazione della figura del datore di lavoro e le connesse responsabilità, che la bozza dell’amministrazione sembra, artificiosamente, frazionare e disperdere fra più soggetti con la strumentale motivazione della relativa mancanza del potere decisionale e di spesa in capo al dirigente dell’ufficio. In ordine a questo punto non si è mancato di evidenziare come l’individuazione precisa della figura del datore di lavoro risponda non all’esigenza di avere un bersaglio da colpire ma di disporre di una figura di riferimento per rafforzare, le tutele in un settore così delicato quale quello della sicurezza nei luoghi di lavoro. Rispetto alla cennata esigenza il problema della spesa e dei relativi poteri rappresenta una conseguenza, peraltro eventuale, e non un presupposto.
Altro problema della bozza va rilevato nella mancata esplicitazione dei criteri di individuazione delle “aree riservate”. Detta carenza è alla base della insoddisfazione dei Sindacati per quel che concerne il contenuto delle previsioni relative ai meccanismi di controllo e le incongruenze riscontrate in relazione alla figura del medico competente.
L’Amministrazione ha tenuto a sottolineare come l’emanazione del regolamento di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008 costituisca presupposto per l’avvio del tavolo che dovrà condurre a stabilire le modalità di elezione dei rappresentanti della sicurezza del lavoratori ai sensi dell’articolo 23 del vigente Accordo Nazionale Quadro, che subordina espressamente la definizione delle modalità applicative dell’articolo 47 del D. Lgs. n. 81/2008, all’emanazione del provvedimento di cui all’articolo 3, comma 2, dello stesso decreto legislativo.
In un clima di rinnovata unità di intenti si è, pertanto, determinato di procedere lungo un duplice percorso:
aggiornamento della bozza di regolamento attraverso una serie di incontri finalizzati a definirne l’impostazione ed i criteri generali per giungere, in sede tecnica, alla redazione di un articolato soddisfacente e conforme alle aspettative della categoria.
ricognizioni di tutte le importanti questioni rilevate al centro e nelle realtà territoriali concernenti l’applicazione della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Al riguardo l’Amministrazione ha manifestato particolare interesse, in merito alla proposta avanzata dalle scriventi OO.SS, in ordine all’istituzione di un Ufficio di staff, da incardinare in seno alla Segreteria del Dipartimento, a cui attribuire funzioni di attività e coordinamento in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha condiviso l’esigenza di convocare a breve un nuovo incontro al fine di definire gli aspetti politici della materia e calendarizzare i lavori di un tavolo tecnico per la definitiva stesura del regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008.
Roma, 3 marzo 2015
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