anche a seguito del noto tragico evento in cui è deceduto un operatore subacqueo dello stesso Centro.
In allegato il comunicato unitario
Si è tenuta ieri pomeriggio la prevista riunione sulle problematiche del Centro nautico e sommozzatori di La Spezia tra le organizzazioni maggiormente rappresentative del personale della Polizia di Stato ed il Dipartimento della pubblica sicurezza, la cui delegazione era composta dal direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali Ricciardi, dal Direttore centrale Sgalla e dal direttore del Servizio reparti speciali Mazzini.
L’Amministrazione ha convenuto con i sindacati sulla necessità di formare al più presto nuovi subacquei per abbassare l’età media di questi importantissimi specialisti (sono già in previsione nuovi concorsi per i prossimi anni), provvedendo altresì a rinnovare attrezzature, dotazioni e divise sia a La Spezia, dove sono stati investiti a tal fine 248.000 euro, sia per le Sezioni distaccate sul territorio, dove sono stati investiti 143.000 euro, per un totale di 391.000 euro.
Per ciò che attiene alla richiesta di formazione per immersioni in ambiti fluviali e lacustri, ovvero in località colpite da calamità naturali (alluvioni, esondazioni), il Dipartimento ha comunicato di aver già concordato con i massimi responsabili del settore formativo dei Vigili del fuoco l’effettuazione di sessioni di formazione congiunta, mentre per l’aspetto sanitario è previsto l’invio di un revisore tecnico infermiere e di un Medico della Polizia di Stato entro l’uscita del corso di formazione attualmente in corso di svolgimento, per garantire una costante assistenza sanitaria senza continuare a richiedere ausilio ad un Ufficio sanitario provinciale già di per sé oberato.
A tal proposito si è chiarito che il supporto sanitario attualmente per alcune immersioni viene garantito dagli stessi operatori, i quali sono abilitati alla somministrazione di ossigeno normobarico e che comunque nell'attività specifica d'immersione sono sottoposti alle disposizioni emanate dal Com.su.bin della Marina Militare, che è peraltro l’ente che rilascia loro il brevetto.
Sempre a proposito di formazione e dotazioni si è posto l’accento sulla mobilità su gomma del Cnes, penalizzato sia dalla penuria di subacquei in possesso dotati di patente di guida “certificato 5”, abilitati alla guida di veicoli trainanti semirimorchi stradali e trattori stradale - per fronteggiare la quale è stato chiesto di organizzare urgentemente appositi corsi a La Spezia, dove sono presenti quattro istruttori - che dall’invecchiamento del parco veicolare, sensibilmente aggravato dall’usura determinata dall’attività di formazione di personale appartenente a polizie estere - in relazione al quale è stato chiesto di sensibilizzare idoneamente l’autocentro di Genova reperendo ovvero acquistando mezzi nuovi.
L’aspetto più importante trattato dalla riunione è stato ovviamente quello della sicurezza del personale, peraltro già trattato in sede locale nella riunione dell’8 marzo scorso, dove l’Amministrazione si impegnò - in tema di “revisione straordinaria del Documento di valutazione dei rischi” di cui al d.lgs. 81/2008, a superare le semplici linee guida attualmente in uso per redigere protocolli mutuati operativi da quelli della Marina Militare ovvero ad adottarli in pieno, come da normativa vigente, al fine di prevenire casi di infortuni sul lavoro.
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