SIAP GENOVA : FRONTIERA SCALO MARITTIMO

SIAP GENOVA:
BANCHINE DEL PORTO DI GENOVA SONO
CAMERE A GAS PER LO SMOG DURANTE
I CONTROLLI DI POLIZIA DURANTE GLI
SBARCHI/IMBARCHI.



Genova, 29 Giugno 2016


In pieno allarme terroristico con la nostra categoria impegnata a garantire il controllo
degli sbarchi e gli imbarchi delle navi extraschengen in arrivo e partenza dal porto di Genova
riteniamo inaccettabile l'atteggiamento messo indirettamente in atto da parte di "Stazioni
Marittime" nei confronti del SIAP che da tempo, rivolgendosi alla dirigenza del Polizia di Frontiera,
rivendica il rispetto della salute dei poliziotti impegnati sulle banchine del porto per i controlli
documentali.


Gabbiotti obsoleti, spazi inadeguati trasformano le aree operative in camere a gas a causa
dello sbarco/imbarco selvaggio di centinaia e centinaia di mezzi.


Banchine che non essendo supportate da attacchi elettrici contribuiscono ad inquinare
gratuitamente l'intera città di Genova visto che le navi durante lo stazionamento in porto sono
obbligate a tenere i motori accesi!


Sono anni che si chiede a Stazioni Marittime l'adeguamento logistico delle aree di propria
competenza e le risposte sono state assolutamente inadeguate ed insufficienti.
I gabbiotti non sono pressurizzati e sotto bordo non esistono aree sterili.


La beffa nella beffa si è verificata il giorno 23 giugno quando durante un monitoraggio
ambientale effettuato da ARPAL, dopo l'esposto del SIAP all'autorità giudiziaria competente, si sono
presentati dei tecnici privati commissionati da Stazioni Marittime per effettuare le contro analisi
ambientali.


Ma come? non ci si fida di ARPAL e perché?


Inoltre ci chiediamo come mai si preferisca spendere soldi per effettuare analisi inutili
(visto che sino a prova contraria ARPAL ha la titolarità istituzionale sull'argomento)mentre si
preferisce non spendere per adeguare gli spazi.


Riteniamo tale situazione sia inaccettabile e in attesa dei risultati dei monitoraggi che
saranno effettuati a più riprese, rivendichiamo un urgente presa di posizione della Polizia di
Frontiera affinché vengano definite al più presto le competenze e le responsabilità sull'argomento
al fine di creare al più presto le condizioni di sicurezza adeguate per gli operatori impegnati nei
controlli documentali.


IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE


Roberto Traverso

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