Alla Direzione Centrale delle Risorse Umane
Servizio T.E.P. e Spese Varie
Divisione II
ROMA
Al Ministero dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Ufficio per le Relazioni Sindacali
ROMA
Codesta Direzione Centrale, con una missiva del 16 dicembre 2011 avente protocollo n. 333-G/II.3524.01.2624.03, ha inteso rispondere ai numerosi quesiti circa la cumulabilità del compenso per lavoro straordinario con l’indennità di missione, al personale che effettua missioni internazionali. Sta accadendo, però, che taluni Uffici hanno male interpretato la missiva in questione e stanno erroneamente applicando le normative in materia, soprattutto per coloro che effettuano gli accompagnamenti dei cittadini extracomunitari espulsi sino alle Nazioni di provenienza, esempio Tunisia. Detto servizio comporta tutta una serie di attività e tappe in diversi Uffici situati nel territorio nazionale, prima della partenza per lo Stato Estero, che devono essere remunerate con il trattamento di missione sancito dai vari contratti, art. 6 D.P.R. 254/99 – art. 7 D.P.R. 164/02 – art. 6 D.P.R. 170/07 e art. 13 D.P.R. 51/09, oltre al dovuto compenso per il lavoro straordinario per la prosecuzione dell’orario d’obbligo giornaliero.
Le medesime indennità o emolumenti spettano ai dipendenti anche dal momento in cui rientrano nel territorio nazionale e sino al raggiungimento della sede di servizio o, secondo i casi, della abituale dimora.
Questa precisazione si rende necessaria, sebbene in parte richiamata anche dalla circolare in argomento, poiché taluni Uffici ritengono erroneamente che il trattamento economico previsto per le missioni internazionali “assorba” anche tutte le altre indennità o emolumenti previsti per le attività svolte nel territorio nazionale, prima della partenza per lo Stato Estero. Infatti, la cosiddetta missione internazionale spetta al personale dal momento in cui si passa il confine nazionale e sino al rientro in quest’ultimo; l’art. 39 – vicies semel della legge 51/2006, al comma 39, (le altre leggi o reggi decreti sono ampiamente superati dalla legislazione successiva) parla di trattamenti economici in sostituzione dei compensi di lavoro straordinario, solo nel caso di servizio svolto in Stati Esteri e non fa alcun accenno ad alcun divieto di cumulabilità col lavoro straordinario o altri emolumenti, effettuati nel territorio nazionale prima della partenza per Paesi stranieri. Lo stesso dicasi per l’affermazione contenuta nella nota di codesta Direzione Centrale in cui si afferma che “… le indennità ed i rimborsi, stabiliti per le missioni all’interno dello Stato, sono dovuti per il tempo decorso dalla partenza dall’abituale dimora (se più vicina) o dalla sede di servizio, fino al giorno, escluso, in cui si passa il confine …” che - se mal interpretato - nei servizi per gli accompagnamenti dei cittadini extracomunitari, notoriamente effettuati a tappe nel territorio nazionale prima della partenza per lo stato estero, rischia di danneggiare economicamente il personale che si sacrifica anche con 24 ore di lavoro continuativo per effettuare il servizio e che non si vede neanche remunerato per tali sacrifici.
Quest’ultima affermazione, oltre a non essere contemplata da nessuna normativa nota a questa O.S., è in palese contrasto con i Contratti Nazionali di Lavoro già citati e siglati tra le OO.SS. ed il Governo; qualora esistesse una disposizione di legge in tal senso e che non sia un’interpretazione del T.E.P., si chiede a codesto Dicastero di portarla a conoscenza di questa O.S., in modo da permettere al Sindacato di avviare tutte le azioni, anche giudiziarie, per sanare questa grave violazione dei diritti del personale.
Si allega, inoltre, una nota del SIAP-SPIR di Caltanissetta dalla quale emergono le medesime problematiche anche nell’ipotesi di servizi di scorta e tutela a personalità italiane in viaggio o transito in Paesi esteri.
Nell’attesa di urgentissimi chiarimenti si porgono deferenti saluti.
La Segreteria Nazionale
- Nel primo allegato la vertenza della Segreteria Nazionale
- Nel secondo allegato la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane del 16 dicembre 2011