A corollario di tale vertice sono previsti, nelle medesime date, una serie di ulteriori eventi culturali e sociali, che, prevedibilmente, richiameranno in questo capoluogo un elevato numero di visitatori. Per garantire la sicurezza di delegazioni e visitatori in genere, il Ministero ha per tempo previsto un piano di rafforzamento degli Uffici della Questura interessati con mirate aggregazioni di personale, cui si aggiungeranno le aggregazioni di Reparti Prevenzione Crimine e Reparti Mobili. Restando ai profili di più stretto interesse della summenzionata Zona, va rammentato che fra i piani di sicurezza del Ministero dell'Interno rientra la temporanea sospensione degli effetti degli accordi di Schengen, con la conseguenza che anche i voli aerei ed i collegamenti navali tra i paesi europei ed il territorio nazionale saranno soggetti ai controlli di polizia previsti. Orbene, in un tale contesto di dispiegamento di forze, peraltro pienamente giustificato e condivisibile, considerati i ben noti fattori di allarme che interessano, nessuno escluso, tutti i paesi industrializzati, per nulla condivisibile appare la scelta (o sarebbe meglio dire la 'non scelta') di lasciare invariata l'aliquota di personale della IX Zona di Frontiera. Quest’ultima, difatti, in tale periodo, dovrà necessariamente occuparsi dei controlli di frontiera, trovandosi a fronteggiare, prevedibilmente, un afflusso eccezionale di viaggiatori da sottoporre a controlli piuttosto stringenti; il tutto, con una pianta organica che, anche in periodi di minor aumento di afflusso dovuti a festività o vacanze, è destinata ad assolvere le sue mansioni con reale affanno. Quanto innanzi, al fine di sollecitare gli opportuni interventi.
La Segreteria Provinciale